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lunedì 17 settembre 2012

Riflessioni di Giovanni Giardina


Gentile Direttore, 
preferirei continuare con il mio passatempo preferito, ma non mi posso esimere di fare qualche mia umile considerazione.
Seguo attentamente  attraverso i massmedia il susseguirsi di immagini che si commentano da sole, ricche di sfoghi , di danni, di rabbia e di elogi, che certamente merita questa amministrazione e quanti si sono prodigati per aver fronteggiato  con immediatezza gli interventi,ma nonostanta ciò, non mi posso sottrarre di fare  alcune  considerazioni. Per non occupare molto spazio, dico soltanto che condivido appieno quanto scrive l’amico Lino Natoli , La sua è una attenta e acuta disamina e realtà dei fatti. Noi viviamo giornalmente nella più completa contraddizione, da una parte chiediamo tutte le comodità irrinunciabili per la nostra vita moderna e dall’altra parte quando la natura si ribella, ce la prendiamo con l’ultimo di turno.In questi ultimi anni stiamo cominciando a pagare il conto che ci riserva la madre natura oltreggiata e offesa e nonostante ciò, l’uomo continua imperterrito a correre ciecamente per la sua srtada. Io posso accettare tutto, ma non quelle mortificanti immagini, Non voglio fare polemiche sui  contenuti di quanti commentano e  trovano sfogo attraverso il suo giornale ,dico soltanto che trovo  inaccettabile la visione di tutto quel materiale inerte che scorreva insieme al fango, che l’uomo nasconde indegnamente ovunque, senza avere pudore e rispetto verso la natura e verso il prossimo che lo circonda. E la natura, alla prima occasione, ci restituisce tutto. Non posso ancora tollerare quelle orrende immagini della scuola media trasformata in una grande piscina, grazie a quei grandi professionisti e mastri che hanno eseguito l’opera senza prevedere (essendo disdivellata dalla strada ) degli sbocchi idonei o magari eseguiti con piccolissimi fori, che si otturano con poche cicche di sigarette.
Mi rifiuto d’accettare che per anni, con tutta l’ingegneria moderna, non siamo ancora riusciti a risolvere le piscine che si formano sulla banchina sotto monastero, facilissimo da risolvere e sempre grazie a quei professionisti  che l’hanno realizzata, non tenendo conto ne di pendenze ne di sfoghi a mare sottostante.Non voglio neanche parlare della discarica realizzata molti anni fa ad Annunziata, che per fortuna a distanza di tempo ha retto grazie a degli alberi già grossi che hanno avuto la forza di trattenere buona parte della discarica,se no oggi avremmo pianto chissà quanti morti.Comunque resta sempre l’atto criminoso per aver chiuso un percorso naturale e vitale per le acque che defluisono dalle parti alte.Ogni anno la stessa tiritèra! Fortunatamente senza gravi conseguenze, Tutti sapevamo che era in arrivo la perturbazione, tutti sappiamo che le prime piogge portano danni, ma nessuno si degna ad ispezionare, pulire,prevenire, educare, punire quegli ignobili cittadini,che magari senza pudore poi commentano o piangono i danni.Chissà chi ce l’ha sulla coscienza quel ripascimento naturale (tanto desiderato) coperto tutto di rifiuti, nella spiaggia di marina corta ? Sempre se coscienza ancora c’è ! Inoltre bisogna fare capire alla gente  distratta, che non è più tempo di lasciare nei periodi invernali le auto lungo i torrenti.Siamo inoltre in attesa, di sapere come e cosa dobbiamo fare per smaltire tutti i residui di steppaglie, accumulati da tempo nelle campagne ?
Prevenire e provvedere significa non piangere dopo !
Smetto ricordando sempre ; ” A  chi sputa in cielo ,gli ritorna in faccia
“ L’omu da natura ’n’unni teni cuntu, e a fini a natura nni pripara u cuntu “
 E per concludere ,“Ogni mali è veru c’annichilisci, ma  c’è  cu è chi s’arricchisci ! “
Coraggio e Auguri a tutti  e alla prossima !  Cordiali saluti
Giovanni  Giardina    Lipari -17-09-2012

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