“Io sono stato magistrato di una procura nazionale e di conseguenza -ha continuato nel corso della conferenza stampa che si e’ svolta a largo del Nazareno, insieme a Pierluigi Bersani- non corro il rischio di essere candidato in una circoscrizione dove ho esercitato la mia funzione di magistrato. Per una questione di coerenza, di concretezza e di stile ho anche chiesto, nei limiti del possibile, di non venire candidato in Sicilia e qualcuno sa quanto mi costi non fare qualcosa per la mia terra”. “C’e’ una norma che prevede che i magistrati restino per sei mesi in aspettativa prima di potersi presentare alle elezioni, nello stesso collegio dove hanno esercitato la loro funzione. Naturalmente -ha concluso Grasso- questa legge non si puo’ applicare nel caso di ricorso alle elezioni anticipate”.
”La scelta di candidarmi e’ una decisione radicale della mia vita e non vi nascondo che, prima di firmare la mia richiesta di dimissioni, sono stato con la penna in mano qualche minuto a pensarci”. Lo ha affermato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso nel corso della conferenza stampa con la quale ha ufficializzato la partecipazione alle prossime elezioni politiche sotto il simbolo del Pd.
Nella sua dichiarazione con la quale ha spiegato la genesi della sua discesa in campo, Grasso ha tenuto la parte conclusiva per ringraziare ”i colleghi magistrati, le forze di polizia e tutti coloro che mi hanno aiutato a condividere grandi successi nella lotta per la legalita”’. Grasso si e’ infine rammaricato di non aver potuto annunciare la propria candidatura con la richiesta di dimissioni gia’ accettate dal Csm e controfirmate dal presidente della Repubblica. ”Tutto si e’ svolto repentinamente e faccio i complimenti all’informazione che e’ riuscita ad anticipare la mia candidatura e di conseguenza ha accelerato questo passaggio”.
C’e’ ”grande soddisfazione” nel Pd per la candidatura di Pietro Grasso alle prossime elezioni politiche. E’ il segretario Pierluigi Bersani ad annunciare, nel corso di una conferenza stampa, la discesa in campo del procuratore nazionale antimafia nelle liste del partito. Una candidatura, ha spiegato Bersani, nata lo scorso 17 dicembre al Quirinale, a margine della cerimonia del brindisi con i rappresentanti delle istituzioni, organizzato dalla presidenza della Repubblica. ”Incontrando Grasso -ha riferito Bersani- gli ho spiegato che le nostre priorita’ per la prossima legislatura erano indirizzate alla moralita’ e al lavoro e che consideriamo la legalita’ una priorita’ assoluta per il Paese”. ”Allora -ha aggiunto Bersani- rivolgendomi a Grasso, gli ho chiesto se era possibile avere una mano in questa avventura che ci apprestiamo a intraprendere e alla riscossa di cui il Paese ha bisogno”
Successivamente, c’e’ stato un altro incontro al Nazareno, sede nazionale del Pd, dove Grasso ha dichiarato la propria disponibilita’ ma ha chiesto a Bersani di pazientare ancora un po’ prima che il procuratore decidesse di sciogliere definitivamente i suoi dubbi. Risolti gli interrogativi Grasso ha detto si’ a Bersani che ha spiegato: ”Il senso di questa candidatura e’ data dal fatto che noi consideriamo un grande partito come il Pd un’infrastruttura per la riscossa civile e morale del Paese e che occorre una risposta politica da parte di chi ha esperienza, competenza e senso civico da mettere a disposizione del Paese”. Grasso, ha continuato Bersani, e’ ”la prima scelta, altre ne verranno in seguito. La nostra aspirazione e’ continuare a ospitare i protagonisti che possono impegnarsi per una riscossa civile della societa”’. Non e’ ancora stato stabilito dove Grasso verra’ candidato ”ma sara’ certamente -ha concluso Bersani- capolista in una circoscrizione ancora da valutare”.
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