Cerca nel blog

martedì 25 dicembre 2012

GESÙ NASCE, L’UMANITÀ RINASCE: È NATALE PER TUTTI

di Salvatore Parlagreco -
I giorni dell’anno sono tutti uguali meno uno, il giorno in cui gli uomini e le donne ricordano la nascita di Gesù. Non importa sapere se sia davvero il giorno giusto, basta avere coscienza che 2012 anni or sono nacque l’uomo che cambiò la storia del mondo. Si può dubitare di Gesù figlio di Dio, ma non della sua grandezza come uomo. Mai prima di lui era stata predicata l’uguaglianza, la fratellanza e la libertà. Mai prima di lui qualcuno si era rivolto ai deboli, agli umili, ai poveri, piuttosto che ai potenti, i ricchi, i nobili. Sarebbero passati quasi due millenni perché gli uomini comprendessero il valore del suo messaggio. Gli ultimi saranno i primi, così Gesù predicò la giustizia.
Gli uomni hanno uguale dignità davanti a Dio e davanti ai loro simili. La prevaricazione, la violenza, le ingiustizie sono il male, e il rispetto dell’altro, il riconoscimento dei diritti di ogni essere è un bene. Gesù chiese agli uomini che amassero il prossimo come se stesso e raccomandò che non facessero agli altri ciò che non avrebbero voluto che fosse fatto a se stessi. Niente di più grande e di più semplice per diffondere il diritto più grande, il diritto alla libertà, che deriva dall’uguaglianza.
Il messaggio di Gesù non è dottrina, non pretende la fede in un Dio ed in una religione, ma pretende la coscienza di sé come uomini, detentori di diritti inalienabili e responsabili di doveri ineludibili.
Quale pensatore, filosofo, sacerdote, uomo illuminato prima di Gesù aveva dettato le tavole della convivenza civile?
I dieci comandamenti sono rivolti agli uomini di fede, il messaggio di Gesù è rivolto a tutti: credenti, atei, agnostici seguaci di qualunque fede, ideologia o filosofia di vita.
Sia coloro che credono nell’Aldilà ed aspirano ad un Aldilà premiante, sia gli altri, che ad esso non rivolgono il loro pensiero, trovano nelle parole di Gesù conforto, giustizia, dignità. Le buone ragioni della convivenza e della libertà.
L’anniversario della nascita di Gesù è perciò un giorno di festa per l’umanità intera, non solo per il mondo cristiano.
Quanti, come lo scrivente, credono che Gesù sia il Messia, figlio di Dio, il Redentore dell’umanità, sanno che il suo messaggio di uguaglianza e fratellanza è un segno della sua origine divina. Non poteva che essere Gesù, il figlio di Dio, a ricordarci l’amore per il prossimo e l’uguaglianza. Dio ha ha voluto che gli uomini avessero coscienza delle libertà loro concesse. Tutte le libertà, anche quella di non ubbidirgli. La Fede è la ricompensa per la libertà ricevuta. L’amore per il prossimo, e solo l’amore per il prossimo, ci rende però meritevoli, come individui, del dono della libertà.
Auguri a tutti i nostri lettori.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.