Se la giunta approverà i documenti finanziari, le carte passeranno all’Assemblea. Il bilancio e il Dpf, a seconda dei capitoli, andranno nelle commissioni di merito, mentre il bilancio provvisorio utilizzerà una corsia privilegiata:entro 24 ore, a meno di “inciampi”, sarà esamonato in Commissione bilancio e proseguirà il suo cammino verso l’ultima stazione, l’Aula.
Siccome il governo non ha una maggioranza potrebbe accadere che il provvisorio subisca il pollice verso, ma è da escludere questa eventualità per una ragione di forza maggiore. Nessun gruppo parlamentare si assume la responsabilità di fermare la macchina amministrative (pagamento dei fornitori, stipendi, finanziamenti a comuni ed enti).
L’approvazione così com’è, tuttavia, non è scontata. Se il provvisorio non si porta dietro ammennicoli vari, allora andrà liscia, se invece c’è qualcosa di più, potrebbe subire modifiche o impantanarsi. Il governo non vorrà certo correre questo rischio.
Il dibattito d’Aula sul bilancio è previsto per sabato 29 dicembre. Lo stesso giorno sono in calendario altri due appuntamenti. Il Presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, ha convocato il Consiglio di Presidenza dell’Assemblea e il Consiglio di amministrazione della Fondazione Federico II. All’ordine del giorno del Consiglio di Presidenza – la prima riunione dopo l’insediamento – c’è il bilancio interno.
Gli uffici hanno iniziato il lavoro di preparazione del documento finanziario. Ardizzone ha annunciato un taglio della spesa del quindici per cento. L’ultimo bilancio interno è stato chiuso con 170 milioni di euro.
Anche il consiglio di amministrazione della Fondazione Federico II dovrà procedere all’esame ed all’approvazione del bilancio di previsione. Ardizzone ha riferito che le entrate sono aumentate grazie alla biglietteria di Palazzo dei Normanni. L’incasso ammonta a un milione e seicentomila euro. La Fondazione riceve contributi sia dall’Assemblea quanto dalla regione. E’ possibile che i contributi vengano tagliati della metà, ma non saranno eliminati, stando alle anticiopazioni del Presidente.
C’è, inoltre, da registrare qualche novità sulla composizione del consiglio di amministrazione per l’avvicendamento di uno dei suoi componenti, Faustino Giacchetto, notissimo manager della comunicazione, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Palermo nell’inchiesta “Grandi eventi”.
La Fondazione è incapppata in un “incidente” di percorso a causa di uno dei suoi ex direttori, Alberto Acierno, ex deputato regionale, condannato a cinque anni in primo grado per peculato (è stato accusato di avere pagato con la carta di credito della Fondazione, debiti di gioco e vacanze). L’ammanco peserebbe tuttora nel bilancio della Fomdazione.
Gli altri membri del consiglio di amministrazione sono il Presidente, i due vicepresidenti dell’Ars, e i tre rappresentanti delle Università pubbliche siciliane (Rettori o loro delegati). Anche per il consiglio di amministrazione si tratta di un debutto.
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