E' una bella notizia quella dell'adesione del Museo
Archeologico Bernabò Brea a Wiki Loves Monuments Italia, il concorso
fotografico che intende valorizzare il patrimonio culturale italiano su
Wikipedia, la più grande enciclopedia libera del mondo.
Il concorso è aperto a tutti, fotografi professionisti e
amatori, gratuito e partecipare è semplice.
Ci si reca nei siti dei monumenti presenti nella lista di
adesione, si scatta una foto e la si carica sul sito, rilasciandola con licenza
CC-BY-SA, la licenza di Creative Commons attribuzione condividi allo stesso
modo.
Si entra così a far parte di Wikimedia Commons, la banca
dati multimediale di Wikipedia.
Come ogni concorso che si rispetti sono in palio diversi
premi offerti dallo sponsor ufficiale Euronics Italia in collaborazione con
Sony, si tratta di smartphone di ultima generazione, fotocamere compatte,
obiettivi.
Oltre alle aree archeologiche del sito del Castello e quelle
sparse nell'abitato di Lipari, sono coinvolti i villaggi preistorici di Capo
Milazzese a Panarea e di Capo Graziano, a Filicudi.
A questo link trovate la lista dettagliata dei monumenti:
Questo è invece il link del concorso con tutte le
istruzioni per partecipare:
Ma il valore più grande della partecipazione all'iniziativa
consiste nel riconoscimento di un movimento, democratico e dal basso, promosso
da cittadini, associazioni, studiosi, che amano il proprio territorio e i beni
culturali che vi risiedono e insieme si fanno attori e portatori attivi di
conoscenza e della valorizzazione del patrimonio stesso.
Per la prima volta anche il MIBACT ha riconosciuto
l'importanza dell'iniziativa e ha supportato apertamente il concorso con una
circolare inviata a tutte le Soprintendenze nazionali.
Lo stesso Ministro Franceschini, nel suo nuovo Decreto
Cultura, toglie i vincoli alle fotografie con gli smartphone all'interno dei
musei. Si incoraggia così una promozione dei beni culturali personale, che
entra a far parte del flusso della rete diventando un'ottima formula di
pubblicità del bene, perché legata ad un'esperienza.
Sono tanti i musei nel mondo che da anni portano avanti
programmi e strategie di partecipazione non solo incoraggiando i “selfie”, ma
costruendo percorsi narrativi e di conoscenza con l'inclusione delle più grandi
piattaforme social. Altri, i più all'avanguardia come il Rijksmuseum di
Amsterdam, liberano addirittura i set dei dati perché possano essere
rielaborati dal pubblico, secondo le
parole d'ordine “Remixa, riusa, reinventa il capolavoro”.
Anche in Italia le cose stanno cambiando e si stanno
imboccando strade simili.
Lo staff della Wikimedia Foundation Italia sottolinea con
orgoglio l'adesione, per la prima volta, della Soprintendenza speciale per i
Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, sicuramente il sito
archeologico tra i più importanti al
mondo.
Anche noi in Sicilia abbiamo un piccolo primato, quello del
Museo Regionale Archeologico “Bernabò Brea”, unico sito MIBAC tra quelli
regionali ad aver aderito all'iniziativa, sperando che un domani possa
diventare da esempio per altri siti famosi e importanti, quali Siracusa,
Agrigento, Tindari, Taormina.
Fotografi locali, professionisti e amatori, armatevi di
macchina fotografica, invitate turisti e scuole a fare un giro tra i siti
archeologici e scattate tante fotografie da caricare su Wikipedia, sito che
sempre di più viene consultato quando si decide di andare a fare una vacanza in
un luogo e se ne cercano le prime informazioni.
Se guardate alla voce Isola di Lipari troverete la dicitura:
Questa voce o sezione sull'argomento Isole è priva o carente di note e
riferimenti bibliografici puntuali. Stesso dicasi per altre voci simili o
correlate.
La promozione del territorio e del nostro patrimonio è un progetto condiviso e collettivo, che non
può essere affidato solo alle programmazioni pubbliche. Tutti dobbiamo fare la
nostra parte.
Mi rivolgo anche alle voci indignate che in questi giorni si
levano contro la chiusura del Museo la domenica, in occasione di una
manifestazione collaterale.
Uscite da facebook e dai blog e partecipate, provate a
trasformare rabbia e frustrazione in
un'esperienza creativa.
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