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domenica 14 settembre 2014

Emergenza viabilità. Le strade di Lipari percorsi di guerra (L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud )

SALVATORE SARPI
LIPARI


Continuare a definire strade quelle che attraversano l’isola di Lipari oggi, più che mai, può essere solo un eufemismo. In realtà si può parlare tranquillamente di percorsi di guerra fra buche, dislivelli, smottamenti, crepe e soluzioni che, se da un lato risolvono il problema da un altro lato creano situazioni di pericolo. 
Due esempi su tutti: le gettate di cemento utilizzate per coprire le buche venutesi a creare sull’asfalto. In questo caso si copre la buca ma, non provvedendo alla successiva bitumazione, si crea il pericolo per il conseguente sfaldamento del cemento al passaggio dei mezzi; la lastra in acciaio, posizionata circa sette mesi fa per coprire uno scavo (lasciato inspiegabilmente aperto) sul lungomare di Canneto, che sotto il transitare dei mezzi si sposta, lasciando aperta una parte della “voragine”. In entrambi i casi con grave pericolo per gli utenti della strada. 

E’ davvero imbarazzante constatare quello che è lo stato delle strade a Lipari (e non parliamo di arterie secondarie) con ampi tratti che, non solo sono sotto al limite della sicurezza, ma anche di una normalissima mobilità. Pur riconoscendo, che le attuali condizioni della rete viaria sono anche da addebbitare (ma solo in parte) ai tanti lavori pubblici effettuati nell’ambito della realizzazione dei nuovi depuratore e dissalatore, non si può non evidenziare come la pubblica amministrazione, nonostante i proclami della scorsa primavera che annunciavano interventi prima della stagione estiva da completarsi in autunno/inverno, se ne sia stata a “guardare” effettuando solo, come anticipato, interventi tampone. Ne deriva che, ogni giorno, centinaia di automobilisti e scooteristi devono fare i conti con queste strade-colabrodo che mettono a repentaglio la loro incolumità e danneggiano seriamente gli stessi mezzi di trasporto. 

Per non parlare poi di cosa, perdurando questo stato, potrebbe accadere quando pioverà “seriamente”, con l’acqua che ricoprendo le buche rendenderà più insidioso il transito. Una situazione già provata lo scorso inverno quando il “disastro stradale” era decisamente inferiore a quello odierno. 
Il “disastro” si completa con diversi marciapiedi che presentano rigonfiamenti, smottamenti, mattonelle “ballerine” dove, ed è già capitato, i passanti inciampano, finendo rovinosamente a terra. Anche in questo caso non parliamo di siti secondari ma centralissimi come il Corso Vittorio Emanuele, la via Mancuso, la via Isa Conti.

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