Mentre il dibattito sul tema continua ad accendere le sedute dell'Ars ed il Governo regionale fatica a prendere una decisa posizione sul tema, gli albergatori delle piccole isole siciliane i esprimono il loro forte dissenso verso gli articoli del Decreto Sblocca Italia, ormai convertito in Legge, che liberalizzano di fatto le attività di scavo sui fondali dei mari siciliani. A lasciare maggiormente perplessa Federalberghi è l'assoluta fermezza, da parte del Governo Nazionale, nel portare avanti un provvedimento contestato da più parti, soprattutto nel metodo, visto che non è stato previsto, in nessuna fase, il coinvolgimento dei territori potenzialmente colpiti dalle attività di trivellazione.
"La scelta di semplificare le procedure per ottenere le concessioni di scavo - spiega il Presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Christian Del Bono - è già di per se opinabile visto il potenziale impatto sull'ambiente, sugli ecosistemi marini e sulla morfologia dei fondali che tali opere inevitabilmente avrebbero. Il fatto poi che il rilascio dei titoli concessori resti una questione interna ai Ministeri ci lascia decisamente sconcertati perché, come tante altre decisioni calate dall'alto, anche questa rischia di condizionare ed indirizzare in maniera decisa e potenzialmente irreversibile le strategie di sviluppo delle aree interessate".
Gli albergatori temono anche il contraccolpo negativo che l'economia turistica potrebbe ricevere a causa "dell'occupazione" della risorsa mare con installazioni estrattive.
"L'economia delle piccole isole siciliane - continua Del Bono - si regge su un modello di sviluppo che deve puntare alla salvaguardia dell'ambiente e del mare, alla tutela e alla qualità delle risorse naturali. Tutti elementi, questi, che permettono alle nostre isole di rappresentare mete turistiche di eccellenza e, in alcuni casi, di rientrare, ad esempio, nel novero dei siti tutelati dall'Unesco. Già in passato, la politica si è resa protagonista di scelte poco lungimiranti. Caricare questi territori del peso delle piattaforme petrolifere costituirebbe una scelta a dir poco rischiosa ed inopportuna”.
Per questo motivo - conclude il Presidente Del Bono - condividendo l'appello già lanciato dall’ANCI, “chiediamo a gran voce al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed al Presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, di farsi promotori nelle sedi che riterranno più opportune – anche, laddove opportuno, facendo ricorso alla Corte Costituzionale - per disinnescare quanto frettolosamente attivato attraverso l'art. 38 del Decreto Sblocca Italia, nell’ambito del quale vengono semplificate le procedure autorizzative per le trivellazioni in mare. La politica regionale ha il dovere e l'interesse a recepire e ben interpretare le ormai molteplici voci che esprimono dissenso e preoccupazione sulla prevista liberalizzazione delle trivelle. Basta voltarsi indietro, valutare gli errori commessi in passato e muoversi decisi verso un modello di sviluppo territoriale sostenibile e condiviso nel rispetto della vocazione naturale del territorio siciliano".
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie
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