“EOLIE 1950/2015. MARE MOTUS - L'isola nell'arte contemporanea dalla Sicilia al Cile”, la mostra di arte contemporanea curata da Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, inaugurata lo scorso 12 luglio a Lipari alla presenza dell’Assessore Regionale dei BB.CC. e dell’Identità Siciliana, Antonio Purpura, rappresenta un’importante occasione di crescita culturale per la nostra Isola. E’doveroso ringraziare, a nome dell’Amministrazione, quanti hanno partecipato e contribuito alla sua realizzazione per aver scelto Lipari quale scenario ideale per un incontro tra antico e moderno, passato e presente, vicino e lontano.
“Mare Motus”, il titolo della mostra, racchiude in sé la vera essenza di questo arcipelago, la sua storia, le diverse civiltà che lo hanno attraversato e forgiato attraverso le loro tradizioni, la loro arte.
Interessante è l’accostamento delle due location espositive, a cui fa da sfondo la ricca e suggestiva area museale del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea”: le celle delle ex carceri del Castello, ex luogo di reclusione, pena e sofferenza e la Chiesa di Santa Caterina, ex luogo di espiazione, speranza e amore. Quasi a conferma che il filo conduttore della mostra sia la libertà. Libertà di esprimere ed interpretare l’Arte ovunque e comunque. Libertà di congiungere, in maniera quasi del tutto naturale, l’archeologia all’arte contemporanea e così le diverse anime degli artisti di ieri e di oggi che hanno saputo scorgere in Lipari la chiave di un mondo antico che si apre al nuovo.
L’Assessore alla Cultura e ai BB.CC.
(Fabiola Centurrino)
“Mare Motus”, il titolo della mostra, racchiude in sé la vera essenza di questo arcipelago, la sua storia, le diverse civiltà che lo hanno attraversato e forgiato attraverso le loro tradizioni, la loro arte.
Interessante è l’accostamento delle due location espositive, a cui fa da sfondo la ricca e suggestiva area museale del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea”: le celle delle ex carceri del Castello, ex luogo di reclusione, pena e sofferenza e la Chiesa di Santa Caterina, ex luogo di espiazione, speranza e amore. Quasi a conferma che il filo conduttore della mostra sia la libertà. Libertà di esprimere ed interpretare l’Arte ovunque e comunque. Libertà di congiungere, in maniera quasi del tutto naturale, l’archeologia all’arte contemporanea e così le diverse anime degli artisti di ieri e di oggi che hanno saputo scorgere in Lipari la chiave di un mondo antico che si apre al nuovo.
L’Assessore alla Cultura e ai BB.CC.
(Fabiola Centurrino)
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