Salvatore Sarpi
Emergenze sanitarie, soccorsi garantiti
Ma s'indebolisce il presidio delle guardie mediche alle isole: dimezzata l'assistenza
Via libera all'accordo, firmato in prefettura, per il soccorso in mare. Hanno sottoscritto il protocollo d'intesa la Capitaneria di Porto di Milazzo, l'Asp di Messina e la C.O. del SUES - 118 di Messina.
Il protocollo, promosso su impulso del prefetto Stefano Trotta, si applica per l'area di competenza dell'Unità Costiera - Capitaneria di Porto di Milazzo ed è stato sottoscritto con l'obbiettivo di governare le procedure per l'assistenza medica in mare in situazioni di emergenza, sia per ipotesi di evacuazioni sia per il trasferimento dei pazienti dagli approdi delle Isole Eolie. Per questo obbiettivo l'Asp ha garantito la medicalizzazione dell'ambulanza di Lipari.
In particolare è stato disciplinato il soccorso in mare in situazioni di emergenza per l'assistenza ai naviganti.
Il raggio di azione è quello delle Isole Eolie, del Circondario marittimo di Milazzo e di Sant'Agata di Militello.
Ma sul fronte sanitario interno le Isole Eolie si indeboliscono. Un solo medico “garantirà” per tutta l’estate la
continuità assistenziale notturna in tutte le guardie mediche delle Eolie.
L’Asp di Messina, infatti, non ha
previsto per quest’anno, contrariamente a quanto fatto sino all’anno scorso,
il raddoppio dei sanitari nella fascia oraria che va dalle 20 alle 8 del
mattino successivo. E questo desta preoccupazione, per i risvolti che vi
potrebbero essere, sia fra i cittadini che fra gli addetti ai lavori. Se ciò
può andare bene per Lipari, dove c’è anche l’ospedale con l’annesso pronto
soccorso, lo stesso non si può dire nelle isole minori, in particolare in
quelle a più alta densità turistica (Vulcano, Panarea, Stromboli, Salina) dove
è ormai una costante l’aumento di richieste d’intervento, all’esterno e
all’interno dall’ambulatorio, nelle serate estive. In tal senso ci sono già, da
quanto apprendiamo, le prime “avvisaglie”. Non bisogna dimenticare, lo dicono i
dati, che d’estate, nella maggior parte dei casi, non si tratta di interventi
di routine o di semplici prescrizioni di farmaci ma, piuttosto, di vere e
proprie emergenze.
Il mancato raddoppio della guardia medica notturna, oltre
alle probabili “file” che si creeranno in ambulatorio (ad esempio a Vulcano e a
Stromboli accadeva anche con due medici), comporterà una mancata assistenza, o
nella migliore ipotesi, una ritardata assistenza nel momento in cui il
sanitario di guardia dovesse essere impegnato in una emergenza esterna e
contemporaneamente se ne dovesse verificare un’altra nel presidio o viceversa.
Certo i conti della sanità in Sicilia sono quelli che sono ma, pensiamo, che
non sarà certo l’invio di medici nelle isole, per il raddoppio sanitario
notturno estivo, ad appesantire ulteriormente la situazione. A fronte di un
servizio più che indispensabile e che, in assenza del quale, ci si potrebbe
trovare di fronte a conseguenze estreme.
Pontile a Filicudi, la polemica....galleggia
(s.s.) Posizionato a Filicudi porto il contestato
pontile galleggiante. Ma chi lo osteggia, ritenendolo dannoso dal punto
di vista ambientale e della sostenibilità, sta
percorrendo tutte le vie legittime per arrivare alla sua rimozione.
Una nuova tematica
vede su fronti contrapposti il presidente e il vice-presidente della locale Circoscrizione,
Graziella Bonica e Daniela Tagliasacchi e il sindaco di Lipari, Marco
Giorgianni.
Le due esponenti del presidio hanno fortemente contestato la
decisione presa dall’amministrazione comunale di procedere al livellamento
della spiaggia di Filicudi porto senza che nessuno di loro aveva segnalato
alcuna necessità in tal senso. “ Caso mai – hanno scritto in una nota
indirizzata al sindaco- il livellamento andava fatto a Pecorini. Il movimento
di spiaggia autorizzato è stato effettuato con un mezzo cingolato sceso
sull'arenile nel cuore del pomeriggio, senza segnalazione alcuna per la
sicurezza della balneazione e alzando un polverone che ha inondato tutti i
locali e negozi vicini. La spiaggia era già abbondantemente al di sotto del
muro di contenimento del lungomare ed era comprovata la difficoltà di accedere
alla stessa da parte dei bagnanti ,attraverso le scalette esistenti, per via
dell ' altezza. Lo spianamento operato, probabilmente con le migliori
intenzioni – continuano Bonica e Tagliasacchi - non é stato di alcun
giovamento. Anzi ha modificato l’arenile
in senso peggiorativo, stravolgendo la naturale aggregazione dei ciottoli che
avrebbero salvaguardato nel prossimo inverno le case sul lungomare.
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