In piena stagione turistica un medico in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lipari è stato assegnato provvisoriamente, per tutto il mese di agosto, al Pronto soccorso del nosocomio di Milazzo.
La decisione assunta dalla direzione sanitaria dell’Asp, in questo particolare momento, con le isole frequentate da turisti, fa temere ripercussioni su un servizio essenziale per un territorio che già sconta forti difficoltà legate ad una logistica penalizzante e ad una dotazione di servizi sanitari ridotta all’osso (l’ospedale è qualificato come struttura di area disagiata) a causa della quale spesso i pazienti devono essere trasferiti in elisoccorso altrove .
E per molti questo provvedimento rischia di trasformarsi solo nell’ennesima penalizzazione sulla quale sarebbe opportuno addirittura un intervento dell’amministrazione comunale che ne chieda l’immediata revoca o modifica.
«La disposizione di servizio al medico del pronto soccorso di Lipari e la sua assegnazione temporanea al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo - spiega il direttore sanitario dell’azienda Domenico Sindoni - nasce dall’esigenza urgente di rafforzare quest’ultima unità operativa ridotta a solo 7 unità contro le 12 previste in pianta organica e presso la quale si registrano, in questo periodo, più di 200 accessi giornalieri (42000 in totale nel 2017) . A Lipari la pianta organica è di 7 unità con 6 dirigenti in servizio ai quali si aggiungono altre 5 unità del 118, con prestazioni aggiuntive, per un totale di 11 a fronte di poco più di 20 accessi giornalieri (poco più di 6000 in tutto il 2017). La disposizione ha il carattere della temporaneità e dell’urgenza ed è stata effettuata considerando che l’attuale disponibilità dell’organico su Lipari è più che sufficiente a garantire adeguati livelli assistenziali».
La decisione assunta dalla direzione sanitaria dell’Asp, in questo particolare momento, con le isole frequentate da turisti, fa temere ripercussioni su un servizio essenziale per un territorio che già sconta forti difficoltà legate ad una logistica penalizzante e ad una dotazione di servizi sanitari ridotta all’osso (l’ospedale è qualificato come struttura di area disagiata) a causa della quale spesso i pazienti devono essere trasferiti in elisoccorso altrove .
E per molti questo provvedimento rischia di trasformarsi solo nell’ennesima penalizzazione sulla quale sarebbe opportuno addirittura un intervento dell’amministrazione comunale che ne chieda l’immediata revoca o modifica.
«La disposizione di servizio al medico del pronto soccorso di Lipari e la sua assegnazione temporanea al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo - spiega il direttore sanitario dell’azienda Domenico Sindoni - nasce dall’esigenza urgente di rafforzare quest’ultima unità operativa ridotta a solo 7 unità contro le 12 previste in pianta organica e presso la quale si registrano, in questo periodo, più di 200 accessi giornalieri (42000 in totale nel 2017) . A Lipari la pianta organica è di 7 unità con 6 dirigenti in servizio ai quali si aggiungono altre 5 unità del 118, con prestazioni aggiuntive, per un totale di 11 a fronte di poco più di 20 accessi giornalieri (poco più di 6000 in tutto il 2017). La disposizione ha il carattere della temporaneità e dell’urgenza ed è stata effettuata considerando che l’attuale disponibilità dell’organico su Lipari è più che sufficiente a garantire adeguati livelli assistenziali».
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