Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri di maggioranza del comune di Lipari.
Le guerre non sono mai costituite da una sola battaglia.
Per vincerle bisogna spesso affrontare non una ma tante , non di rado estenuanti, battaglie.
Oggi, con la riapertura delle prenotazioni Siremar, si è ottenuta una “piccola” vittoria che sarebbe ingiusto non riconoscere.
Certo a qualcuno, quelli che vogliono tutto e subito, quelli ansiosi di guidare rivolte popolari, quelli che ambiscono a ergersi a capi-popolo, quelli desiderosi di vedere “scorrere il sangue”, questo non basterà. Si griderà che non si è ottenuto nulla, che bisogna avere ciò che si chiede, senza discussioni e soprattutto immediatamente.
E tutto ciò trascurando il fatto che, politicamente, si è ottenuto un risultato importante. Trascurando che, senza peraltro commettere azioni contro legge, si continua a mantenere aperto il rapporto con quelle istituzioni che seppur nella pachidermica lentezza decisionale che le
contraddistingue, sono le uniche deputate a concordare (e questa volta insieme a noi) le soluzioni che “anche noi” riterremo opportune.
Trascurando, anche, che adesso abbiamo più tempo per quegli incontri,ai tavoli regionali e nazionali, per ribadire le nostre richieste.
Ed a proposito delle “nostre richieste”, vorremmo precisare, per quelli che fanno finta di non capire, (non vorremmo pensare che realmente non capiscano), qualcosa a proposito della Siremar.
L’amministrazione ha posto al primo punto il cosiddetto “scorporo”, e lo ha sempre sostenuto con forza in qualunque incontro a qualunque livello.
Abbiamo anche precisato, nel nostro precedente comunicato, perchè era ed è giusto farlo. Ma questo non può e non deve renderci ciechi.
E’ nostro dovere non farci trovare impreparati e contemplare tutto l’arco delle possibilità che ci troviamo davanti. Chi non lo fa o è ingenuo o è sprovveduto.
In definitiva la nostra popolazione lotta per la Siremar o per il mantenimento dei servizi marittimi a cui abbiamo sacrosanto diritto?
C’e’ chi vuol fare coincidere le due cose. E ci sta bene.
Ma se, alla fine, dovessimo renderci conto che questo non è possibile, per cosa dovremmo combattere? Per la Siremar sempre e comunque, anche nell’eventualità che si prospetti una battaglia persa , o per il mantenimento delle linee e dei servizi di collegamento, qualunque sia la compagnia che le effettui?
Si crede veramente che lo studente di Alicudi non venga a Lipari se non c’è l’aliscafo Siremar? O che il turista che deve andare a Stromboli chieda tassativamente di salire sulla sulla Laurana, altrimenti si rifiuta?
Desideriamo puntualizzare quali dovrebbero, anzi debbono essere, una volta per tutte , le nostre priorità.
NOI DOBBIAMO MANTENERE LE NOSTRE LINEE ED I NOSTRI SERVIZI, ESSENZIALI PER IL NOSTRO DIRITTO ALLA MOBILITA’,
E PER FAR SI CHE CHIUNQUE POSSA RAGGIUNGERE QUALUNQUE ISOLA DEL NOSTRO ARCIPELAGO, ANCHE LA PIU' LONTANA, CON IL MINOR DISAGIO POSSIBILE.
Se quanto sopra potrà essere conseguito con la Siremar,bene. Altrimenti dovremo vedere come poterlo ottenere al meglio, anche senza.
E nel sostenere questo intendiamo solo difendere quelli che sono gli elementari interessi dei cittadini eoliani.
Insomma, facciamo tutte le lotte che possiamo, perchè è giusto farle, ma alla fine teniamo presente che non ci battiamo per chi, ma per cosa e per come
Speriamo che almeno questa volta il solito qualcuno non stravolga il nostro pensiero, che vuole essere un contributo alla migliore comprensione del problema che stiamo affrontando, e non ci metta in bocca cose che non abbiamo mai detto
(infatti qualcuno ha scritto che noi saremmo contro lo scorporo della Siremar, commettendo così reato di lesa maestà, cosa che invece non ci siamo mai sognato di affermare), mentre ci siamo limitati ad sostenere che sarebbe da stupidi, o quantomeno da miopi, innamorarsi di una strada,
trascurando quelle altre eventualità che prepotentemente si presentano
e che non si può, semplicemente, far finta che non esistano.
Ci aspettano altre e forse più dure battaglie.
E’ nostro dovere prepararle con cura per affrontarle nella giusta maniera.
Sarebbe sciocco farsi prendere dalla frenesia e dall’esaltazione.
Il problema dei trasporti è un problema comune, e non c’è alcuno che non
voglia risolverlo, perciò in luogo delle prese in giro e degli sfottò che lasciano iltempo che trovano, si cerchino comportamenti più seri e costruttivi per far si che alla fine si possa dire, speriamo:
“Abbiamo vinto, ed abbiamo vinto tutti”.
....a meno che lo scopo di tali infingimenti non sia un espediente per mascherare altri fini, che sarebbe più onesto dichiarare apertamente.
I consiglieri di maggioranza