Premesso che
lo scorso 27 gennaio una importante manifestazione di protesta ha visto in prima fila la comunità di Lampedusa, il suo Consiglio Comunale e la sua Amministrazione contro la decisione del governo nazionale di aprire un centro di identificazione ed espulsione dei migranti nell’isola
considerato
che soltanto oggi il Consiglio Comunale di Lipari si riunisce in seduta e che pertanto non ha avuto finora la possibilità di esprimere una doverosa solidarietà verso una comunità insulare gemella
il Consiglio Comuale di Lipari
approva e sottoscrive il seguente documento:
Solidarietà alla comunità di Lampedusa nella lotta contro la realizzazione del centro di identificazione ed espulsione dei migranti nel territorio dell’isola
Nei giorni scorsi, importanti manifestazioni di protesta, culminate nella marcia del 27 gennaio, hanno visto in prima fila la comunità di Lampedusa contro la decisione del governo nazionale di aprire un Centro di Identificazione ed Espulsione dei Migranti nel territorio dell’isola.
L’afflusso di migranti provenienti dalla costa libica rappresenta a tutti gli effetti una delle più gravi crisi umanitarie e internazionali dei nostri giorni e, al contempo, si riflette con pesanti conseguenze sulla locale comunità; in termini di militarizzazione di un territorio con chiara vocazione turistica, di gestione e pianificazione del proprio territorio, di inflazione delle risorse e dei servizi, di congestionamento dei trasporti, di immagine mediatica, di rischio di una crisi sanitaria, la gente di Lampedusa ha già pagato e paga ogni giorno un prezzo eccessivo e ingiustificabile.
La volontà del governo nazionale di imporre una nuova vessazione, attraverso l’istituzione di un Centro che verrebbe a gravare una capacità di carico già da tempo portata all’estremo, rappresenta una scelta scellerata e assolutamente non condivisibile, che rivela una visione delle isole minori degna dei peggiori anni della storia italiana, quando i governi le destinavano a luoghi di detenzione o di confino, al pari di “non-luoghi” della civiltà, della democrazia e del diritto a uno sviluppo al quale tutti i cittadini di questo Paese devono poter aspirare.
Aprire oggi a Lampedusa un Centro con chiare finalità repressive, in un momento storico nel quale sarebbe logico e auspicabile – piuttosto – intervenire a sostegno delle comunità periferiche e disagiate, a fronte della grave crisi economica che ha investito il Paese, rappresenta l’ennesimo atto di miopia e di prepotenza esercitato da questo governo ai danni delle realtà insulari minori.
Questo atteggiamento becero e antidemocratico, tuttavia, non ci deve sorprendere, se consideriamo come già da mesi si assiste impotenti a continue manifestazioni di indifferenza e all’esercizio di una superficialità politica e amministrativa senza pari nei riguardi delle isole minori. Prova ne è la recente vicenda dei servizi marittimi, per la cui fondamentale prosecuzione i comuni delle isole hanno ripetutamente fatto istanza al governo nazionale che si attuasse un blocco del processo di privatizzazione della società a capitale pubblico che attualmente ne espleta le tratte di interesse sociale e legate allo sviluppo economico, ma che al di là di vaghe promesse e di rassicurazioni su sostegni economici puntualmente disattesi, non sembrano avere ottenuto la dovuta attenzione. Anche in merito a questo grave problema, condividiamo appieno le sorti della comunità gemella di Lampedusa e delle altre isole minori, italiane e siciliane, che vivono appese al filo di un intervento che finora non si è voluto concretizzare, per distrazione, per gravi ritardi, per incapacità di avviare una trattativa con l’Unione Europea che si richiami – doverosamente – a quanto sancito nel Trattato di Amsterdam a tutela delle aree insulari.
Il Consiglio Comunale di Lipari intende esprimere piena solidarietà e il proprio appoggio alla comunità di Lampedusa, ai suoi rappresentanti istituzionali e ai suoi amministratori nella battaglia democratica contro la recente decisione del Ministro dell’Interno e del governo nazionale di realizzare il Centro di Identificazione ed Espulsione dei Migranti nel territorio del Comune di Lampedusa, che rappresenta la nuova mortificazione del diritto di vivere sulle isole minori pur essendo, a tutti gli effetti, cittadini italiani.
2) Proposta di Ordine del Giorno (Antenne)
Premesso che
le recenti installazioni nel territorio comunale di impianti di telefonia mobile in luoghi sensibili, come il centro storico o siti tutelati dal P.T.P. e in prossimità di abitazioni civili o di luoghi pubblici, hanno suscitato una viva preoccupazione tra i cittadini e sono state peraltro oggetto di numerose contestazioni, con ampia risonanza a mezzo stampa;
considerato
che le ordinanze sindacali ad oggi emesse siano rese nulle, di fatto, dalla normativa nazionale e regionale vigente, e come pertanto l’Amministrazione comunale non risulti attualmente in grado di operare in materia di gestione del territorio secondo i propri orientamenti e in considerazione delle istanze e delle esigenze manifestate dei cittadini;
il fatto che esiste un grave e concreto rischio che nuove installazioni, nell’immediato futuro, possano essere realizzate anche in altre aree del territorio comunale, su iniziativa privata, in assenza di una qualsiasi regolamentazione comunale in materia;
quanto previsto dal Regolamento Edilizio allegato al P.R.G. adottato, in particolare all’art. 51 punto 2, dove viene data per scontata l’esistenza di apposito Regolamento comunale per le antenne di telefonia mobile;
che, ad oggi, tale Regolamento non esiste, né lo stesso risulta essere commissionato da parte del Comune ad alcun professionista per la sua estensione;
per le ragioni sopra espresse,
il Consiglio Comunale chiede all’Amministrazione Comunale di provvedere con urgenza, individuando le giuste risorse finanziarie e dando mandato affinché vengano coinvolte le competenze necessarie, alla elaborazione di un Regolamento per le antenne di telefonia mobile nell’ambito del territorio del Comune di Lipari, dove si preveda l’individuazione di apposite aree ove collocare gli impianti di nuova installazione e trasferire, se necessario, quelli già esistenti e in funzione.
Premesso che
le recenti installazioni nel territorio comunale di impianti di telefonia mobile in luoghi sensibili, come il centro storico o siti tutelati dal P.T.P. e in prossimità di abitazioni civili o di luoghi pubblici, hanno suscitato una viva preoccupazione tra i cittadini e sono state peraltro oggetto di numerose contestazioni, con ampia risonanza a mezzo stampa;
considerato
che le ordinanze sindacali ad oggi emesse siano rese nulle, di fatto, dalla normativa nazionale e regionale vigente, e come pertanto l’Amministrazione comunale non risulti attualmente in grado di operare in materia di gestione del territorio secondo i propri orientamenti e in considerazione delle istanze e delle esigenze manifestate dei cittadini;
il fatto che esiste un grave e concreto rischio che nuove installazioni, nell’immediato futuro, possano essere realizzate anche in altre aree del territorio comunale, su iniziativa privata, in assenza di una qualsiasi regolamentazione comunale in materia;
quanto previsto dal Regolamento Edilizio allegato al P.R.G. adottato, in particolare all’art. 51 punto 2, dove viene data per scontata l’esistenza di apposito Regolamento comunale per le antenne di telefonia mobile;
che, ad oggi, tale Regolamento non esiste, né lo stesso risulta essere commissionato da parte del Comune ad alcun professionista per la sua estensione;
per le ragioni sopra espresse,
il Consiglio Comunale chiede all’Amministrazione Comunale di provvedere con urgenza, individuando le giuste risorse finanziarie e dando mandato affinché vengano coinvolte le competenze necessarie, alla elaborazione di un Regolamento per le antenne di telefonia mobile nell’ambito del territorio del Comune di Lipari, dove si preveda l’individuazione di apposite aree ove collocare gli impianti di nuova installazione e trasferire, se necessario, quelli già esistenti e in funzione.