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martedì 3 febbraio 2009

Il 6 e 7 giugno in Sicilia si vota. Nelle Eolie comunali a Leni, nell'isola di Salina

Anche in Sicilia si votera' il 6 e il 7 giugno, sulla scia di quanto gia' deciso a livello nazionale. Nelle Eolie si voterà nel comune salinaro di Leni. Sindaco uscente Antonio Podetti.
Lo ha deciso oggi la giunta presieduta da Raffaele Lombardo che ha approvato la proposta di Election day per le Europee e le amministrative presentata dall'assessore alle Autonomie locali, Francesco Scoma. Dunque le operazioni di voto si svolgeranno sabato 6 giugno dalle 15 alle 22 e domenica 7 giugno dalle 7 alle 22. Lo scrutinio per l'elezioni dei componenti del Parlamento europeo inizieranno, cosi' come nel resto d'Europa, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. Lo scrutinio per le elezioni amministrative prendera' il via a partire da lunedi' 8 giugno alle 14. L'eventuale ballottaggio e' previsto per sabato 20 e domenica 21 giugno. Al momento sono trenta i comuni interessati dalla tornata elettorale per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali. C'e' un solo capoluogo di Provincia, Caltanissetta e diversi grandi centri tra cui Monreale, Termini Imerese, Mazara del Vallo. Se entro la data di indizione dei comizi elettorali dovessero essere adottati provvedimenti giurisdizionali, potranno essere chiamati al rinnovo delle amministrazioni anche altri Comuni. Ecco l'elenco dei 30 comuni in cui si votera': 4 in provincia di Agrigento (Caltabellotta, Campobello di Licata, Naro, Sciacca); 2 in provincia di Caltanissetta (Caltanissetta, Mazzarino); 6 in provincia di Catania (Aci Castello, Acireale, Mascalucia, Motta Sant'Anastasia, Ragalna, Zafferana Etnea); 8 in provincia di Messina (Condro', Leni, Forza D'Agro', Rometta, San Salvatore di Fitalia, Sant'Agata di Militello, Spadafora, Tortorici); 8 in provincia di Palermo (Bompietro, Caltavuturo, Cerda, Cinisi, Isola delle Femmine, Monreale, Montelepre, Termini Imerese); 2 in provincia di Siracusa (Pachino, Portopalo di Capo Passero); 2 in provincia di Trapani (Mazara del Vallo, Salaparuta). "Quella che abbiamo proposta era oggettivamente l'unica data possibile - spiega Scoma - considerando anche sia eventuali ballottaggi dovevamo sia il fatto che dovevamo comunque attenerci ad un termine massimo che e' quello della fine di giugno. Sicuramente la mia proposta e' stata anche orientata dal contenimento della spesa che il turno unico comporta ed a evitare la disaffezione al voto derivante dal fare recare piu' volte gli elettori alle urne".