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mercoledì 29 luglio 2009

Ginostra: Bruno sereno davanti all'atto stragiudiziario della Ecofil

L'atto stragiudiziale con il quale si richiede il pagamento di circa 450 mila euro, notificato al comune di Lipari dal curatore fallimentare della Ecofil srl (la società che doveva realizzare il porto di Ginostra ma che venne "sollevata" dall'incarico per inadempienza) non preoccupa più di tanto il sindaco Mariano Bruno.
Da noi contattato stamane, a margine del consiglio comunale poi non celebratosi, ha affermato di essere fiducioso sull'evoluzione della vicenda. Nel momento in cui venne sciolto il contratto con la Ecofil - ci ha fatto capire il sindaco di Lipari- vennero avviati contatti con l'allora amministratore delegato della società (a quel tempo si era da poco insediato) il quale evidenziò chiaramente come la società non fosse in grado di realizzare l'opera e non certo per problemi logistici o legati alle avverse condizioni meteo. In tal senso esisterebbe agli atti idonea documentazione.
Come si ricorderà nei giorni scorsi il curatore fallimentare della Ecofil Srl, Paolo Pobega, commercialista di Firenze, con un atto stragiudiziale notificato al Comune di Lipari ha intimato all’ente e al Dipartimento della Protezione Civile a pagare, per il recupero delle somme dovute, quasi 450 mila euro oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria. La vicenda risale al 2 luglio del 2004 ( il contratto venne stipulato il 29/10/2003) quando il sindaco Mariano Bruno, su proposta del responsabile del procedimento arch. Biagio De Vita, decise di sciogliere il contratto “per grave e reiterato inadempimento da parte della Ecofil srl”, affidando contestualmente la prosecuzione dei lavori del pontile di Protezione civile di Ginostra ad un’altra ditta.