Sul tavolo, neanche a dirlo, lo stallo della protezione dell'abitato costiero di San Gaetano, il pontile ex Italpomice, la falesia della zona sottostante alla provinciale crollata nell'inverno scorso e tutta un'altra serie di problematiche più o meno minori.
Sulla protezione è venuto fuori che vi è un atto un contenzioso instaurato dalla ditta. Contenzioso "contestato" dall'amministrazione che diffiderà l'impresa a riprendere i lavori a settembre. Analoga iniziativa intraprenderanno i cittadini. E' emerso che per i lavori è disponibile già un nuovo finanziamento.
Sulla protezione è venuto fuori che vi è un atto un contenzioso instaurato dalla ditta. Contenzioso "contestato" dall'amministrazione che diffiderà l'impresa a riprendere i lavori a settembre. Analoga iniziativa intraprenderanno i cittadini. E' emerso che per i lavori è disponibile già un nuovo finanziamento.
Per il pontile ex Italpomice, oltre alle "prese di posizione" dell'azienda, vi è la novità che non sarebbe stata rinnovata la concessione demaniale per il pontile. Si attendono gli atti ufficiali. Una volta ottenuti questi (compresi i decreti di finanziamento per la rimozione di quel pontile e di quelli residui di Porticello) la questione dovrebbe avere una accellerata. Così ha promesso l'amministrazione, così hanno sollecitato gli intervenuti, tra i quali anche qualche legale.
Delicata la situazione della falesia in località Rocche che, nella zona interessata al crollo della provinciale nell'inverno scorso, continua ad essere alquanto instabile. Non c'è pericolo per la strada realizzata dalla Provincia ma a rischio vi sono altri tratti.
L'ing. Colonna ha evidenziato che vi è un finanziamento di 900 mila euro (materialmente per l'intervento non saranno più di 600 mila) per una serie di interventi di micropalificazione da eseguire a terra.
Ci sono stati anche alcuni "momenti caldi" in particolare quando si è parlato di impegno o disimpegno dell'amministrazione sui problemi della frazione.L'ing. Colonna ha evidenziato che vi è un finanziamento di 900 mila euro (materialmente per l'intervento non saranno più di 600 mila) per una serie di interventi di micropalificazione da eseguire a terra.
Al di là delle diverse vedute, suffragate per quanto riguarda i cittadini di Acquacalda dal non realizzarsi di quanto promesse e da parte della pubblica amministrazione dagli "intoppi" burocratici e non, vogliamo sperare che quella odierna possa essere stata una riunione che "lasci il segno". Dove per "lasciare il segno" intendiamo l'inizio di una fase concretizzativa che consenta alla bella borgata di uscire fuori dalla perenne situazione d'emergenza.