Tirrenia pubblica fino al 30 settembre 2010. Entro fine anno il bando per la privatizzazione, secondo un emendamento al decreto Ronchi- Tirrenia resterà pubblica fino al 30 settembre 2010, data alla quale sono state prorogate le convenzioni con lo Stato. E' quanto prevede un emendamento del Governo al decreto Ronchi che, come scrive oggi Il Sole-24 Ore, stabilisce anche l'immediato trasferimento, a titolo gratuito, alle regioni Campania, Sardegna e Toscana delle controllate Caremar, Saremar e Toremar. In base all'emendamento, inoltre, si procederà alla prosecuzione dei finanziamenti pubblici ai traghetti per un importo complessivo di 184,94 mln di euro annui, per un periodo fino ad altri otto anni per Tirrenia Spa e fino a 12 per le regionali. L'avvio della privatizzazione è "promesso" con la pubblicazione del bando di gara entro la fine di quest'anno. Prima di tale pubblicazione, dunque, dev'essere approvato lo schema di nuova convenzione di cui si è parlato in precedenza.
TIRRENIA: CARONIA (UILT), AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE. ANNUNCIA SCIOPERO - Duro commento della Uilt sul processo di privatizzazione della Tirrenia, che ieri ha ricevuto nuovo impulso attraverso gli accordi firmati dal Governo con le regioni Campania, Toscana, Lazio e Sardegna per l'acquisizione dei rami d'azienda Caremar, Toremar, Saremar.
Il sindacato annuncia 48 ore di sciopero tra il 21 e il 22 dicembre. ''Quanto sta accadendo in queste ore circa la privatizzazione di Tirrenia non trova nella storia del nostro Paese - afferma il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, in una nota -, indiscusso campione in questo campo, nessun caso che possa in qualche misura richiamarne qualche analogia, eccezione fatta per la prima fase della privatizzazione di Alitalia, nella quale il rifiuto, dell'allora Ministro del Tesoro, Padoa Schioppa, ad ogni confronto col sindacato e la pretesa di preparare in assoluta solitudine il bando per la privatizzazione per la Compagnia di bandiera, di cui tutti ricordiamo i risultati, trascino' l'Alitalia sull'orlo del baratro''.
''Ma e' proprio vero, al peggio non c'e' mai fine - prosegue Caronia -. L'attuale Governo che enfaticamente annuncia di aver raggiunto l'accordo con le Regioni circa il trasferimento delle Societa' regionali sinora controllate da Tirrenia, tranne che, inspiegabilmente, con la Sicilia per il trasferimento della Siremar, non ha in nessun modo coinvolto il sindacato in un processo che e' di portata storica e che puo' segnare in maniera molto significativa la sorte di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie e della totalita' della comunita' delle Isole minori del Paese''.
''Non credo di esagerare nell'affermare che questo incomprensibile ed inaccettabile comportamento rappresenti una, forse, inedita violazione di una delle regole piu' elementari, se non la piu' elementare in una democrazia cioe' quella del confronto tra chi rappresenta legittimamente, interessi altrettanto legittimi - prosegue Caronia -. Non ci possono quindi essere ne' si possono accettare regole che valgono ed impegnano una parte sola e che impediscono il diritto di chicchessia di difendere i suoi vitali ed essenziali interessi''.
''Ed e' con queste motivazioni e per le ragioni prima esposte che la Uiltrasporti preannuncia uno sciopero di 48 ore di tutti i lavoratori del Gruppo Tirrenia nei giorni 21 e 22 dicembre -conclude Caronia -, evidenziando che le eventuali violazioni delle disposizioni che regolano il diritto di sciopero sono di gran lunga meno gravi della violazione del sacrosanto diritto dei lavoratori di avere un confronto su processi che possono sconvolgere la loro stessa esistenza''.