(Gazzetta del sud) Ha avuto un epilogo giudiziario la tragica morte di un bimbo, Vittorio Vento di appena 8 anni, folgorato nel pomeriggio del 7 agosto del 2008 da una scarica elettrica sprigionatasi nell'abitazione dei nonni materni, in località Gelso di Vulcano. Per quel tragico incidente domestico ieri il nonno, proprietario del fabbricato, ha dovuto patteggiare la pena di 8 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) perché l'impianto elettrico dal quale si è sprigionata la scarica mortale non sarebbe risultato conforme alle norme di sicurezza. L'imputato, che oltre al dolore ha dovuto patire un calvario giudiziario, è stato difeso dall'avv. Tommaso Calderone.
Il bimbo da qualche giorno si trovava a Vulcano per trascorrere le vacanze d'agosto nella casetta dei nonni. Il bimbo e il resto della famiglia erano in attesa del papà che era rimasto a Milazzo al lavoro. La tragedia ha purtroppo interrotto l'attesa. Infatti intorno alle 14 di quel tragico 7 agosto di due anni fa, il piccolo Vittorio, dopo aver pranzato stava giocando per casa quando avrebbe cercato di mettere sotto carica forse un telefonino. Qualcosa non ha funzionato e il piccolo molto probabilmente sarà venuto a contatto con la corrente elettrica. Il bimbo per giunta si trovava a piedi scalzi tanto che la scarica elettrica lo avrebbe fatto spostare di qualche metro. L'immediato intervento della mamma non è servito a nulla.
Il bambino è stato trasportato alla Guardia medica di Vulcano porto. I sanitari di turno del presidio, pur di fronte alle disperate condizioni, hanno tentato l'impossibile. (l.o.)