Cerca nel blog

sabato 29 maggio 2010

Vivere su una piccola isola fa bene. Presentato a Lipari studio nel corso del Congresso siculo-calabro di igiene, medicina preventiva e sanità pubblic

Si nasce di piu', si muore meno ma non si riescono a rispettare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) soprattutto riguardo interventi urgenti e prevenzione terziaria per malattie croniche come diabete e tumori.
L'organizzazione sanitaria nelle 46 isole minori italiane (divise in 36 comuni di 7 regioni e con solo 8 ospedali) e' stata oggetto di una relazione tenuta dal Vicepresidente della SItI Carlo Signorelli al XI Congresso Siculo-Calabro della Societa' italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanita' pubblica, in corso a Lipari.
Tra le novita' presentate proprio lo studio sull'organizzazione sanitaria nelle isole minori italiane che tra poco saranno prese d'assalto in vista della stagione turistica. L'indagine dimostra come la distribuzione d'eta' nelle piccole isole sia sovrapponibile a quella nazionale, ma la natalita' sia in crescita (9,5 per 1000 contro 9 per 1000 in Italia) mentre la mortalita' sia piu' bassa rispetto a quella nazionale (9,2 contro 10,6). L'efficacia degli interventi sanitari, come dimostrano le esperienze dei "cerchi concentrici" delle isole greche e delle Orcadi (in cui un'isola baricentrica nell'ambito di un arcipelago funziona da capofila), dipende dai sistemi di trasporto e dallo sviluppo delle nuove tecnologie come la telemedicina.
"In Italia siamo ancora arretrati - precisa Signorelli - anche per la dispersione territoriale delle nostre isole minori e solo recentemente il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha promesso la rimodulazione dei servizi alla luce dei flussi turistici e migratori e delle nuove tecnologie. La SItI auspica che cio' sottenda allo sviluppo di un piano di interventi mirati che includano anche un'adeguata formazione per gli operatori sanitari impegnati nelle isole minori che operano spesso in condizioni precarie".
Giuseppe Ferrera, gia' ufficiale sanitario dell'Isola di Lipari alla fine degli anni '80 ha quindi sottolineato la peculiarita' degli interventi di prevenzione individuale e ambientale come l'adeguata disponibilita' di risorse idriche e di impianti di depurazione. Strategica e' anche l'organizzazione delle campagne vaccinali con la disponibilita' di attrezzature per la vaccinazione itinerante.