Qui si sono bene integrati nel tessuto sociale australiano e si sono inseriti in tanti settori della vita pubblica e privata. Diversi isolani hanno ricoperto e ricoprono tutt’ora incarichi di prestigio a livello politico, culturale, religioso,sociale, economico ed imprenditoriale (pesca, agricoltura, edilizia e commercio). In tutti questi anni (ad eccezione dei rapporti epistolari con lettere inviate tramite la posta) si erano persi quasi del tutto i contatti tra gli abitanti dell’arcipelago e gli eoliani d’Australia, la cui terra era lontanissima e difficile da raggiungere. Con l’avvento dei voli aerei intercontinentali le distanze di tempo per la durata del viaggio (30 giorni di navigazione di una volta rispetto alle 24 ore di volo di oggi) sono state ridotte notevolmente e così sono iniziati i viaggi di ritorno (per vacanza) di numerosi isolani verso la terra d’origine (molti dei quali sono ritornati, per la prima volta, dopo 40 o 50 anni che mancavano dalle isole) e, nel contempo, sono stati organizzati viaggi fra le Eolie e l’Australia a partire dal 1990, al fine di attuare un progetto interculturale, sociale e religioso caratterizzato da incontri,convegni,proiezioni di documentari, intrattenimenti musicali ed allestimenti di mostre fotografiche sulle isole Eolie e di stabilire e di rafforzare i legami tra le due comunità. A tal proposito va ricordato il viaggio compiuto, negli anni ’50, dall’allora Vescovo di Lipari Mons. Bernardino Salvatore Re, prima negli Stati Uniti d’America e poi in Australia. A questo viaggio seguirono, dopo tanti anni, le visite di altri due Vescovi : Mons. Salvatore Di Salvo negli anni ’70 e di Mons. Francesco Miccichè (attuale Vescovo di Trapani) nel 1994, oltre alle visite di alcuni sacerdoti eoliani nel decennio 1990-2000 e del Sindaco del Comune di Lipari Michele Giacomantonio nel 1997, durante il quale si svolse il gemellaggio con il Comune di Drummoyne – oggi Canada Bay (sobborgo di Sydney) abitato da numerosi eoliani.
Il mio primo viaggio nel continente australiano (nella qualità di addetto culturale eoliano) risale al mese di aprile del 1990 (20 anni fa), su invito del Premier del Governo australiano John Cain e del Ministro dell’epoca per gli Affari Etnici del Victoria Andrew Mac Cutcheon (su sollecitazione del senatore Nino Randazzo e di Marcello D’Amico, rispettivamente Presidente e Segretario dell’Associazione I.C.A.I.E.- Iniziativa Culturale Australia Isole Eolie), delle Associazioni eoliane d’Australia (I.C.A.I.E., Società Isole Eolie e Comitato Madonna del Terzito di Melbourne ed Associazione Isole Eolie- Confraternita di San Bartolomeo di Sydney) e delle istituzioni ed associazioni italiane come i Consolati Generali d’Italia a Melbourne ed a Sydney, l’Istituto Italiano di Cultura ed il CO.AS.IT.di Melbourne, Australia-Italian Club di Perth ed Italo-Australian Centre di Brisbane, dei Parlamenti degli Stati del Victoria e del New South Wales.
In quella occasione mi venne in mente che sarebbe stata opportuna, per la prima volta, la visita di un Sindaco eoliano tra i connazionali d’Australia e così coinvolsi il primo cittadino del Comune di Malfa del tempo Basilino Sottile in questo viaggio memorabile, anche per il gemellaggio tra il Comune di Malfa e quello di Moorabbin (sobborgo di Melbourne con alta concentrazione di eoliani). Sono rimasti impressi nella mia mente, fra l’altro, i discorsi calorosi di Ross Maniaci (Presidente Onorario dell’Associazione Isole Eolie del New South Wales) a Sydney e dell’artista Marcello D’Amico a Melbourne, dove si sono svolti i primi due incontri comunitari e dove ho allestito (alla Eolian House di Five Dock e nei locali della Società Isole Eolie di Carlton) la mia prima mostra fotografica che aveva per titolo “Vi racconto le isole Eolie”. Alla fine, per una pura casualita’, sia Ross che Marcello, mi hanno donato un boomerang (che conservo entrambi a casa) e tutti e due mi hanno detto: “Questo e’ un regalo prezioso, perche’ ti fara’ ritornare in Australia tante altre volte”. E così è stato.
Infatti sono ritornato nell’ottobre dello stesso anno su invito del Console Italiano di Perth (Western Australia) Vincenzo Schioppa e del Sindaco di Fremantle John Cattalini. E, poi, nel 1992 (con Girolamo Ravesi, Assessore del Comune di Malfa); nel 1997(con Michele Giacomantonio, Sindaco Pro tempore del Comune di Lipari);nel 2005 (con Mons.Giovanni Marra,Arcivescovo Emerito di Messina,Lipari e Santa Lucia del Mela e P.Giuseppe Mirabito, quale parroco di Val di Chiesa e Rettore del Santuario dedicato alla Madonna del Terzito); nel 2006 (con Mariano Bruno,Sindaco attuale del Comune di Lipari) e, quindi, nel 2008, con Massimo Lo Schiavo, attuale Sindaco del Comune di Santa Marina Salina, con il parroco P.Alessandro Lo Nardo e con i componenti della Banda Musicale Isola Verde. E sempre, in tali occasioni,ho allestito delle mostre fotografiche con soggetti diversi e con argomenti specifici. Si è trattato di immagini che “raccontavano”alcuni aspetti (passati e presenti) dell’arcipelago eoliano e della comunità isolana in Australia.La narrazione fotografica comprendeva bellezze naturali e paesaggistiche, tradizioni popolari e feste religiose,usi e consuetudini degli eoliani con le loro attività agricole ed artigianali,il mare,la pesca,le barche,la natura,l’uomo, la gente, i frutti e i colori della terra, i segni del fuoco, i riti, le abitazioni,i luoghi e le immagini dello spirito, che riportano alla preghiera ed alla speranza le comunità che vivono nelle piccole isole, in terre emerse dal mare in modo violento e che, ora, appaiono in tutto il loro fascino e la loro bellezza, fra giornate di tempesta, fra pioggia e mare (ora calmo, ora agitato) e giornate assolate, ritratte dall’ombra dei pergolati e dalle logge colme di foglie verdi e uva da tavola. Temi questi, avvincenti e fascinosi, che esprimono sensazioni e sentimenti di una vita protesa verso la scoperta e la conoscenza del mondo eoliano, attraversato da mutamenti e trasformazioni che hanno modificato e che modificano l’ambiente sociale,umano e culturale delle isole Eolie e dei loro abitanti; ma tuttavia permangono antichi valori tipici ed autentici dell’universo eoliano, che non possono e non devono scomparire. Un esempio lampante di tali valori sono gli eoliani d’Australia, i quali hanno conservato e custodito il senso di accoglienza, di ospitalità e di cordialita’, tipico della cultura originaria. E ancora oggi, forti delle proprie radici umane e cristiane, non hanno dimenticato le abitudini, le consuetudini e i culti devozionali della propria religiosità, portati dalle isole natie e trasmesse alle nuove generazioni. Possono essere orgogliosi e soddisfatti gli isolani che vivono in Australia per i traguardi ed i risultati conseguiti in tutti i campi del tessuto sociale australiano,anche perché hanno plasmato con la loro civiltà, questa giovane terra, impregnandola della storia, della cultura, della religiosità e delle tradizioni eoliane nel rispetto di tutte le altre forme multiculturali presenti nel continente australiano. Mi vengono alla mente le affermazioni di P.Alessandro Lo Nardo(attuale rettore del Santuario della Madonna del Terzito, in Val di Chiesa, nell’isola di Salina), il quale ha detto, nel febbraio del 2008, in occasione del suo viaggio in Australia, che “ogni sguardo di ciascun isolano esprimeva quei valori fondamentali da sempre cari agli eoliani, come l’accoglienza e la famiglia. Gli isolani-ha proseguito P. Alessandro- hanno portato onore al nostro popolo in questo continente costruendovi cultura e ricchezza. La fede ricevuta anche attraverso la devozione all’Apostolo San Bartolomeo (patrono di Lipari e protettore delle sette Isole Eolie) nei momenti di sconforto, di bisogno, di dolore e di sofferenza, specie nel distacco dalla propria patria, li ha sorretti e consolati e gli ha dato forza per ricostruire una vita in questa nuova terra”.
Un ringraziamento particolare va rivolto, quindi, alle comunità eoliane d’Australia per il forte senso d’ospitalità e per la calorosa accoglienza riservata alle delegazioni ed ai gruppi giunti dalle Eolie in questi venti anni e composti da persone(per la maggior parte giovani) desiderose di vivere questa bellissima esperienza in Australia e di incontrare i propri conterranei (parenti e amici), che vivono agli antipodi, molto lontani dall’Italia e dalle isole Eolie come distanza, ma tanto vicini con l’animo e con il cuore.
Antonio Brundu
Foto n.1 Chiesa di Merrick Ville, sobborgo di Sydney. Eoliani durante una celebrazione eucaristica. La chiesa è dedicata a Santa Brigida e gestita dai padri passionisti. Ogni anno per il venerdì santo il Cardinale Pell partecipa alla processione e al rito liturgico.
Foto n.2 Sydney. Mostra fotografica sulle isole Eolie sulla religiosità. Da sinistra: Angela Cannistrà, Padre Alessandro Lo Nardo, Viviana Crisà, Antonio Brundu, Sig.ra Locantro e una coppia di coniugi di Sydney.
Foto n.3 Foto di gruppo a Sydney. Chiesa di San Francesco a Leichhardt (Febbraio 2008). Nella foto la delegazione del comune di Santa Marina Salina, alcuni componenti della Banda Isola Verde di Salina e dell'Associazione Isole Eolie confraternita di San bartolomeo di Sydney.
Foto n.4 La statua della Madonna del Terzito nella Chiesa di Santa Maria Stella del Mare a West Melbourne, molto frequentata dagli eoliani insieme al Santuario di Sant'Antonio ad Hauthurn.
Foto n.5 Sydney. Visita dell'Arcivescovo Giovanni Marra al Cardinale George Pell. Da sinistra: Tony Maniaci, Sergio Costa, Ross Maniaci, Padre Cesare Di Pietro, Arcivescovo Monsignor Marra, Cardinare george Pell, Antonio Brundu, Padre Giuseppe Mirabito Tony La Cava, Fausto Biviano (Sydney 2005).