In occasione del convegno "La Lunga notte di Lipari", esprimo vivo apprezzamento per l'iniziativa che nel riproporre alla riflessione storiografica il fenomeno del "Confine Coatto" in epoca postunitaria, intende approfondire la risposta dello Stato dinnanzi alle nuove istanze di partecipazione politica e di riscatto civile e sociale che hanno scandito, anche drammaticamente, la vita del paese negli ultimi decenni del XIX secolo.
Si tratta di una vicenda che merita di essere analizzata e studiata per comprendere la funzione costrittiva della domiciliazione forzata, quale strumento di repressione del libero pensiero e dei reati d'opinione, in seguito comminato negli anni bui della dittatura a molti esponenti dell'antifascismo.
Il convegno di studio contribuirà a fare luce - in una prospettiva originale e attenta anche a ricostruire la presenza femminile nel movimento anarchico e socialista - sulle contraddizioni di una nazione che solo da pochi decenni aveva conquistato la sua dimensione unitaria e nella quale, tuttavia, continuvano a restare sostanzialmente irrisolte le istanze di emancipazione e di giustizia sociale legate alle difficili condizioni di vita dei contadini e degli operai.
Una nazione che avrebbe poi, negli anni 20, conosciuto l'avvento della dittatura fascista. Nell'augurare pieno successo alle giornate congressuali, rivolgo a Lei, ai promotori, agli illustri relatori e a tutti gli intervenuti un cordiale saluto.
Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica