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giovedì 27 maggio 2010
Filicudi. Tornate nei fondali di Capo Graziano le cinque anfore sottratte ai tombaroli
(Gazzetta del sud- Peppe Paino) Sono state riposizionate ieri mattina, dai sub della Soprintendenza del mare di Palermo, Salvo Emma e Pietro Selvaggio, nei fondali di Capo Graziano le cinque anfore romane del I secolo d.c. salvate l'anno scorso dal sicuro trafugamento. Erano state preventivamente sequestrate e , quindi, prelevate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, unitamente a quelli del Comando Provinciale e del Nucleo Subacquei di Messina, dopo segnalazioni su un'attività di scavo subacqueo clandestino nella zona. Le anfore erano state prelevate dai tombaroli dal "Roghi", uno dei relitti naufragati nella secca e portate in un punto meno profondo, nascoste in un anfratto e pronte per essere trasportate fuori dall'isola, verso il vasto quanto florido mercato nero internazionale dei reperti archeologici marini. Dopo quasi un anno, su disposizione del soprintendente Sebastiano Tusa sono tornate al loro posto, ad una quarantina di metri nel blu dei fondali dell'area, alla vigilia di un'altra stagione estiva che vedrà, come da due anni a questa parte, il percorso archeologico subacqueo di Capo Graziano tra le attrattive principali dei turisti, in particolare, ovviamente, di chi intende conoscere i tesori sommersi delle Eolie e che saranno guidati sui siti dai diving autorizzati.