(Gazzetta del Sud-Peppe Paino) Ora, dopo dieci anni d'attesa, il rischio che più di tre milioni di euro di soldi pubblici vengano buttati in mare, così come sostenuto a più riprese dagli esperti dell'isola, è più che mai concreto. Il Genio civile opere marittime di Palermo intende, infatti, far realizzare le progettate e appaltate, ma contestate dalla popolazione, opere di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero. Prevedono la realizzazione di un molo di 110 metri al centro del porto, laddove oggi attracca la nave dei rifiuti.
Lo hanno appreso il sindaco Mariano Bruno e il presidente della commissione lavori pubblici, geom. Gianfranco Guarino, infuriato per la presa di posizione del responsabile regionale ing. Pietro Viviano.
Guarino ha preannunciato la convocazione della commissione Lavori pubblici per la prossima settimana, in sessione congiunta con quella speciale alla Portualità, presieduta dal geom. Adolfo Sabatini. Guarino con l'appoggio di Sabatini e dei componenti delle rispettive commissioni, aveva presentato lo scorso agosto al Genio civile un suggerimento di progetto alternativo.
Un lavoro, concertato con esperti del posto, comandanti di aliscafi e navi che ogni giorno in quella particolare area portuale incontrano non poche difficoltà. Era stato chiesto il posizionamento affiancato dei previsti centodieci metri di cassoni antiriflettenti, pronti da mesi, al pontile degli aliscafi. E per riparare il porto dalla furia dello scirocco, una scogliera in massi naturali da collocare per 75 metri proprio sotto la discoteca Turmalin. Una proposta alternativa anche all'ideale prolungamento della banchina di Punta Scaliddi per il quale occorrerebbero tempi "biblici". Ma al Genio civile, nonostante un incontro avvenuto ai primi di agosto al Comune di Lipari tra lo stesso Viviano con tecnici e politici eoliani, sono inflessibili. Ora quei 3 milioni e 400 mila euro saranno spesi, per opere che secondo alcuni arrecheranno gravi disagi al porto, ai mezzi di linea che vi operano e alla sottostante via Ten. Mariano Amendola, già ribattezzata "il Canal Grande delle Eolie" per lo stato di continuo allagamento.
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