L'incontro è stato di alto profilo politico. Da parte del Terzo polo ci sono state aperture anche sulle primarie seppure su questo punto non siamo pienamente soddisfatti. Comunque, sarà la direzione del partito di lunedì a valutare l'esito del vertice e gli incontri avuti con Idv e Sel». Così Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd commenta l'esito del vertice di maggioranza dell'altro ieri notte. Si aspettava di più ma dato il difficile equilibrio che caratterizza tutte le forze in questa fase precaria della politica, forse è stato il massimo che poteva strappare agli interlocutori, impegnatisi in un'apertura sull'alleanza elettorale a cominciare dalle amministrative.
Sulle primarie, si sa che persistono sensibilità diverse, perchè lo stesso coordinatore Udc Gianpiero D'Alia le ha considerate momenti di democrazia partecipata al pari di altri, da qui l'invito a non farne un comandamento per tutti.
Per il senatore dell'Mpa Giovanni Pistorio si è delineata una buona sintesi ma il Pd non è ancora uscito da quella fase ingessata che lo porta a essere un partito aperto "ma anche di Veltroni". Secondo Pistorio le personalità da esprimere per le candidature devono rappresentare la sintesi delle varie anime dell'alleanza e in ciò le primarie sono uno strumento residuale tuttavia da non escludere.
Lupo comunque considera terminata l'attuale esperienza del governo tecnico, diventa propedeutica l'alleanza politica e in questa direzione prima della riunione di lunedì, incontrerà nuovamente Idv e Sel data l'apertura fatta del Terzo polo ad allargare l'alleanza, ritenendo inoltre di potere coinvolgere anche forze civiche, ambientalisti, socialisti «e quanti si schierano contro il berlusconismo». Ma l'ottimismo di Lupo sul coinvolgimento dei partiti di sinistra è stroncato dalle secche dichiarazioni di Sel e Idv: nessun accordo; «stiamo da un'altra parte lontani da inciuci».
Molto positivo secondo Raffaele Lombardo il vertice: «Si sono confrontate posizioni anche distinte ma questa alleanza c'è e il primo banco di prova saranno le amministrative, a cominciare dal comune di Palermo. Ovviamente, l'alleanza tra moderati, autonomisti e progressisti aperta ad altre forze se lo vorranno si allargherà anche alle prossime regionali». Lombardo sottolinea la disponibilità anche su voto anticipato e primarie: «Le primarie non sono nel Dna del Terzo polo - afferma - comunque non c'è alcuna preclusione».
E sull'ipotesi di elezioni anticipate aggiunge: «Se i sondaggi dovessero registrare che questa nostra alleanza ha il 60% dei consensi, come io credo che abbia, e se i partiti della maggioranza ritenessero opportuno andare subito al voto, io sarei il primo a schierarmi a favore di questa soluzione: anche se penso che sia meglio avere un governo regionale in carica nel caso in cui si dovesse andare al voto per le politiche». Lombardo ha ripetuto: «Non c'è una mia ricandidatura alla Regione» ma ciò non esclude che siano gli altri a proporlo
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