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domenica 11 settembre 2011

Regione. Vertice di maggioranza domani con Lombardo (Gazzetta del Sud)

Mario Cavaleri
PALERMO
Primo incontro collegiale a Palazzo d'Orleans con tutte le forze che sostengono l'attuale esecutivo. Lo ha convocato per domani sera alle 20 il presidente della Regione Raffaele Lombardo e hanno già assicurato la loro presenza tutti i partiti da Gianpiero D'Alia dell'Udc a Carmelo Briguglio di Fli a Giuseppe Lupo del Pd. All'ordine del giorno la manovra di bilancio dopo le determinazioni romane, il programma ma anche le alleanze per le amministrative, eventuali elezioni anticipate. E un probabile aggiustamento della squadra di governo. Il Pd vorrebbe caratterizzarlo in modo più politico e forse a questo punto sarebbe pure opportuno tanto non solo per sostituire qualche tecnico ma per dare segnali più impegnativi in vista delle Amministrative che a primavera impegneranno 150 comuni tra i quali Palermo, Agrigento, Trapani. Dunque occorre prepararsi a questo primo e decisivo appuntamento con le urne.
Si sa già che D'Alia porrà in primis la questione finanziaria e non sarà disponibile a parlare di primarie o di alleanze nei comuni più importanti perché il Terzo Polo vorrà camminare da solo. Peraltro non condividendo la procedura primarie come voluta dal Pd che invece insiste e ne fa una questione esiziale al pari del nodo alleanze.
D'Alia non pone problemi sul riassetto della squadra ma lo fa Briguglio dicendo di non ravvedere esigenze di cambiamento e in ogni caso se il Pd dovesse avere esigenze particolari la soluzione dovrebbe investire le sue espressioni attuali non gli altri.
Per Lombardo sarà una bella impresa trovare un punto di sintesi.
Nel Pd sono in diversi a sollecitare una marcia in più per l'azione dell'esecutivo e ieri anche l'on. Giuseppe Picciolo è intervenuto in merito: «Non possiamo più permetterci esitazioni o ritardi sulle scelte gestionali della Regione. Il Governo nazionale va contrastato nelle sue scelte scellerate di politica palesemente antimeridionalista con una univoca azione di tutte quelle forze di Governo che intendano spendersi a sostegno dell'azione riformista del presidente Lombardo. Una Giunta in cui, accanto a taluni tecnici di valore, trovino posto le migliori espressioni politiche in rappresentanza delle varie anime che compongono la coalizione. E ciò pianificando un patto di legislatura che possa traghettare l'attuale organigramma anche oltre la naturale scadenza elettorale sottoponendosi al giudizio degli elettori».
Di elezioni anticipate parla il Pd senza però avere un'idea precisa su quando collocarle, perché prevederle nel 2012 dopo le amministrative, a pochi mesi dalla scadenza naturale non avrebbe senso. E infatti alla fine si potrebbe convergere sul non senso di un tale anticipo visto che il giudizio degli elettori verrà comunque nel test di primavera con il voto per rinnovare i 150 sindaci.
Resta il nodo alleanze, che nelle città più grandi potrebbe dividere i partner. L'Udc vuole un Terzo Polo in campo da solo a Palermo come in altre città e domani non vorrà neppure trattare la discussione col Pd. Segnali di insofferenza?

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