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martedì 13 settembre 2011

Giudizio civile e mediazione: Barcellona prima a partire. Presto sportelli a Lipari e Milazzo

L'organismo di mediazione creato dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Barcellona, autorizzato dal ministero della Giustizia lo scorso 9 maggio, è il primo ente ad essere operativo in Sicilia. Il responsabile dell'organismo, lo stesso presidente dell'Ordine Attilio Liga, ha infatti confermato che fino ad oggi sono già pervenute diverse istanze e sono già state avviate le prime procedure di mediazione. Il presidente Attilio Liga ha inoltre evidenziato gli effetti positivi che l'introduzione della mediazione obbligatoria potrà avere sull'intero sistema giudiziario, soprattutto in considerazione dei tempi rapidissimi entro i quali dovrà concludersi il tentativo di mediazione, che ricorda è fissato in soli quattro mesi. Infatti - spiega il presidente dell'Ordine - «una volta ricevuta l'istanza dovrà essere scelto il mediatore e fissata la data del primo incontro con le parti che dovrà avvenire entro 15 giorni.
Altro aspetto che può sicuramente invogliare l'utilizzo della procedura è quello riguardante le agevolazioni fiscali per le parti che prevedono l'esenzione dall'imposta di registro per le controversie fino a 50 mila euro e il credito d'imposta da utilizzare in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi. «Sono soddisfatto ed orgoglioso - ha aggiunto Attilio Liga - del fatto che l'Ordine da me presieduto sia stato il primo in Sicilia ad ottenere l'autorizzazione da parte del ministero e ad essere già operativo sul territorio. È nostra intenzione essere ancora più presenti, tanto da aver programmato l'apertura di due sportelli a Lipari ed a Milazzo dove potranno essere presentate e istanze di mediazione.
Ritengo che i commercialisti abbiano le carte in regola per poter svolgere questa importante funzione che il legislatore ha voluto affidare anche a noi e già da tempo ci siamo organizzati anche a livello nazionale con la costituzione di una apposita Fondazione. La mediazione è da considerare una nuova opportunità sia per i cittadini sia per i professionisti del nostro Ordine: una fonte di reddito soprattutto per i colleghi più giovani, dobbiamo quindi cercare di non lasciarci sfuggire questa opportunità»

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