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domenica 16 settembre 2012

Aumento si o no delle tasse comunale. Salvatore Agrip scrive al dottor Paino


Caro dott. Paino,
 ho letto la sua nota e ho seguito anche quelle precedenti a cui fa riferimento, dove il tema e quello dell’aumento si o no delle tasse comunali. Penso che il problema prima di qualsiasi altro discorso in merito sia quello dell’evasione dei tributi e tasse dirette verso il comune come IMU, tassa rifiuti, oneri concessori non pagati o bollette di acqua evase. Qualche giorno fa un consigliere mi ha confidato che ci sono TANTISSIMI evasori in tal senso e il comune NON FA NIENTE  di concreto per recuperare i crediti dai cittadini debitori, anzi tutt’altro  , quindi qui da quello che vedo e leggo si pensa solo a far continuare a pagare chi ha sempre pagato.
 Lei che per lunghi anni ha fatto il politico ricoprendo ruoli istituzionali importanti  (assessore, presidente del consiglio, capo gruppo di partito, rappresentante di commissioni consiliari, ecc…), deve essere onesto e raccontarci la verità, perché la deve certamente sapere, la politica non tutela e valorizza i cittadini onesti e corretti di questo paese (Lipari), si adopera e si propone in tutt’altro modo, dando sfogo ai parassita della nostra società  che evadono oneri, tributi e tasse. Queste persone “interessate” usano la politica per i loro abusi , spesso fanno di “TUTTO” per arrivare a essere un “rappresentante politico”, ad avere un incarico politico  o a nascondersi  dietro un proprio referente politico locale, magari dalla “faccino pulito”. Quindi prima di parlare di quale e quante tasse si debbono andare a pagare e cosa buona e giusta  chiedersi  CHI SONO COLORO CHE PAGANO LE TASSE? Non sono di certo i fessi!!  Ma le persone civili e corrette (sigh!!).
Per essere chiari, qui le tasse per chi le ha sempre pagato dovrebbero diminuire, facendo emergere il sommerso e sconfiggendo questo “protezionismo politico”, invece di continuare a mantenerle così esose o pensare addirittura di aumentarle. Sono i cittadini onesti e virtuosi che hanno consentito di portare avanti la cosiddetta “cosa pubblica” e dovrebbero essere premiati (se  la politica fosse  quella giusta), il cittadino che adempie a comportamenti diligenti, che non è quello solo di contribuente ma, (facendo degli esempi) come per la raccolta differenziata ( io la faccio da anni) deve usufruire di sconti sulle bollette o per un consumo di acqua procapite inferiore al limite necessario di avere ulteriori sconti. Con questi provvedimenti la politica può misurare e far crescere il quoziente di una buona cultura civica di un paese, altrimenti, non me ne voglia e bene che la politica la facciano coloro che fino adesso “non la conosco o non hanno capito niente”, che sicuramente ci azzeccheranno più di coloro che l’hanno voluta fare fino adesso.
Con stima Salvatore Agrip.

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