Garantita dagli studenti una "occupazione produttiva" dell'Istituto
LIPARI Problemi di edilizia scolastica
Occupato il "Conti"
Gli studenti attaccano
Palazzo dei Leoni
Salvatore Sarpi
LIPARI
Da ieri mattino i 508 studenti dell’istituto d’istruzione
superiore “Isa Conti” di Lipari sono in assemblea permanente e occupano la sede
principale della scuola.
“Si è arrivati a tale decisione – spiegano i
rappresentanti d’istituto Dimitri Greco e Rosellina Neri- dopo un’assemblea
generale dove all’unanimità è passata la decisione di attuare tale iniziativa.
Una “presa di posizione” ormai non più procrastinabile considerando che
l’istituto necessita di alcuni necessari, indispensabili interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria e che, sino ad oggi, le promesse da
parte dei vari assessori provinciali si sono solo rivelate “bolle di sapone”.
Nel mirino degli studenti l’ormai atavica promessa dell’ampliamento del plesso
scolastico di proprietà Provincia. Un edificio non più idoneo e confacente alle
necessità di una popolazione scolastica crescente e allo svilupparsi di altri
indirizzi che vanno ad aggiungersi a quelli “storici” del Commerciale, del
Geometra e dello Scientifico. L’esigenza di nuove aule, a fronte di promesse di
nuove strutture e/o di ampliamenti mai avvenuti, ha completamente trasformato
quella che era la struttura originaria dell’edificio scolastico. Aule
ridottissime ed anguste sono state create anche in quelli che originariamente
erano gli spogliatoi della palestra; mentre alcune classi sono ormai ospiti, da
oltre un decennio, della limitrofa scuola media di proprietà comunale. Locali a
più riprese reclamati per un “ritorno alle origini” e per le quali la Provincia
non ha mai erogato un solo centesimo.
L’intenzione dei ragazzi, che già da ieri, hanno dimostrato di
volere mettere in atto una “occupazione
produttiva” con lo svolgimento di incontri, dibattiti, e approfondimento
di alcune attività scolastiche per gli studenti che hanno delle lacune, è
proseguire con l’occupazione ad oltranza. “Almeno sino a quando- sostengono
quasi in coro gli studenti- non ci verranno prospettate soluzioni concrete e
non la solita aria fritta”.
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