Questo Dpef non s’ha da fare: sembra essere questo l’imperativo, tra gli scranni di Sala D’Ercole. Il documento di programmazione economica e finanziaria non piace quasi a nessuno, e infatti al momento della votazione è mancato il numero legale in Aula per ben due volte. Dopo averlo annunciato al momento delle dichiarazioni di voto, infatti, tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’Aula (anche per protestare contro il mancato stop al Muos di Niscemi dopo la mozione approvata dall’Ars due settimane fa), insieme con i deputati di Cantiere Popolare. Contrari anche Pdl e Lista Musumeci.
“Questo Dpef – ha dichiarato Nello Musumeci – è una delusione: è lo specchio di un governo dalla condotta schizofrenica e contraddittoria, ripete le patologie del sistema ma non sa indicare alcun rimedio. Alle commissioni parlamentari non arriva uno straccio di proposta dal governo, e quasi tutti gli assessori sembrano brancolare nel buio”.
E, in sostanza, la linea è condivisa da tutta l’opposizione: il documento non contiene “le risposte ai problemi della Sicilia”. “Ne’ quelli economici – ha detto Francesco Scoma – ne’ quelli strutturali. Non si tengono in considerazione l’agricoltura, l’energia e l’imprenditoria in genere”. Toto Cordaro del Pid l’ha definito “vuoto e disarmante: una mera illustrazione dei dati Istat sul pil”.
Il voto, perciò, è slittato a giovedì prossimo. E già c’è chi parla di governo senza maggioranza. Le defezioni di alcuni deputati dai loro rispettivi partiti avevano infatti convinto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, di potere ottenere l’appoggio che gli manca per avere la tanto agognata “maggioranza bulgara” in parlamento: 46 deputati. Oggi, però, hanno votato a favore del documento governativo soltanto 36 deputati.
“Questo – ha detto Cordaro (Pid) – dimostra come Crocetta, senza l’appoggio dei grillini, non abbia la maggioranza all’Ars”. E il vicepresidente del Popolo delle libertà, Marco Falcone, ha parlato di “maggioranza già in ambasce”. “Altro che 46 voti sicuri – ha aggiunto Falcone – . Per arrivare a 36, oggi in Aula, c’è stato perfino bisogno di due consensi da parte della minoranza”.
Ma il presidente della Regione ha sempre l’appoggio della sua maggioranza: il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, ha confermato l’appoggio all’assessore all’Economia Luca Bianchi. “Attraverso il Dpef – ha detto Gucciardi – il governo regionale ha proposto un’analisi attenta e trasparente: emerge una realtà difficile, ma si indica un percorso di vero risanamento per la Sicilia. Assessore, proseguite così, il Pd sosterrà con forza ogni azione di contrasto agli sprechi e di buon utilizzo dei fondi pubblici”.
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