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mercoledì 30 gennaio 2013

PDS DENUNCIA “IL MERCATO DELLE VACCHE DI CROCETTA” E VA IN PROCURA

I continui cambi di casacca di  deputati regionali all’Ars che hanno aderito negli ultimi giorni alla  Lista Crocetta fanno gridare allo scandalo il Partito dei  Siciliani. Mpa che parla, senza mezzi termini, di “mercato delle  vacche” e annuncia un esposto in Procura. Nel corso di una conferenza  stampa il segretario regionale del PdS Rino Piscitello ha ribadito che alla “fine di questa settimana saranno una decina i parlamentari  regionali passati alla Corte di Crocetta, ribaltando un risultato  elettorale che non gli consegnava alcuna maggioranza “Insomma, secondo  l’ex Mpa si tratta di cambi di partiti che “nascondo promesse  indecenti e inquietanti”. Ecco perche’ presenteranno un esposto in  Procura, perche’ “servono indagini approfondite per capire come si  stia determinando questo mercato delle vacche”.”Siamo in un clima di  proclami, di spaventose pressioni ed intimidazioni”, spiega ancora il  segretario regionale PDS- Mpa, Rino Piscitello.
“Nei prossimi giorni andro’ in Procura per denunciare questo  allarmante fenomeno di transumanza. Entro i prossimi giorni saranno  oltre una decina i parlamentari regionali passati alla corte di  Crocetta, ribaltando un dato elettorale che non gli consegnava alcuna  maggioranza – aggiunge – Chiediamo che questo mercato delle vacche  abbia termine. Indispensabili sono indagini precise su come questo  mercato si sia determinato. Quali offerte sono state fatte, cosa ha  determinato questi passaggi? Crocetta ed il suo sodale Lumia hanno  trasformato Palazzo d’Orleans in una sede di partito”.
E il capogruppo PdS Mpa all’Ars Roberto Di Mauro aggiunge: “un  sentimento di preoccupazione e’ causato dallo sparare nel mucchio e  lanciare proclami e poi adottare metodi discutibili. In periodo  elettorale soprattutto registriamo l’alterazione della volonta’  elettorale”. Conclude il vicecapogruppo Angelo Figuccia: ” Crocetta  segua le procedure regolari, rispetti il confronto anziche’ sparare  nel mucchio, e agli annunci ad effetto ed alle giunte dal sapore di un cartone animato sostituisca temi e proposte, come la riforma delle  province”.

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