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lunedì 28 gennaio 2013

RIVELAZIONI DI CARDINALE: “ABBIAMO DOVUTO USARE I VOTI DEI GRILLINI”

di Chiara Billitteri -
Una settimana fa Edi Tamajo, deputato regionale eletto tra le fila di Grande Sud, ha annunciato la sua defezione dal partito di Gianfraco Miccichè. “Grande Sud – ha spiegato – non ha più un progetto politico, e la mia vicinanza a Totò Cardinale (esponente del Pd ed ex ministro delle Telecomunicazioni nel governo D’Alema, ndr), mi ha portato ad aderire al ‘Megafono’ del presidente Rosario Crocetta”.
Spiegarlo ai propri elettori, sostanzialmente di centrodestra, non deve essere stato semplice, ma, ha assicurato Tamajo, “i riscontri sono stati favorevoli”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la notizia del rinnovato sodalizio tra Miccichè e Silvio Berlusconi: “come potevamo dire a chi ci aveva votato di sostenere Berlusconi, dopo che tutta la campagna elettorale per le scorse regionali è stata impostata contro di lui? Miccichè pensa solo alle poltrone”.
Ma il perduto progetto sicilianista, sfumato dopo l’accordo con la Lega, è stato ritrovato nelle idee del presidente della Regione Crocetta.
Adesso, quindi, il giovane politico palermitano ha davanti a se un nuovo percorso, e l’interlocutore migliore sembra essere proprio Salvatore Cardinale, fondatore della corrente cattolica e moderata del Pd, ‘Innovazioni’.
E l’ex ministro, che ha ormai ceduto il posto in parlamento alla figlia Daniela, ha già un piano per allargare l’area del Pd cui fa capo: “fonderemo una nuova associazione – ha detto Cardinale – che si chiamerà ‘Democratici popolari’. Così vi guideremo verso il Pd senza farvi dimenticare della vostra storia”.
L’intenzione, però, è anche quella di “riscattare Crocetta dalla questione dei numeri all’Ars”, perché come ha spiegato Cardinale, “per rompere l’asse D’Alia-Pdl che si stava creando ad inizio legislaturaabbiamo dovuto usare anche i voti dei grillini”. E se il governo regionale non otterrà nuovi consensi, la situazione rischia di ripetersi, dimostrando che, di fatto, non c’è una maggioranza. Ecco perché l’associazione, una volta creata, potrebbe diventare un vero e proprio gruppo parlamentare all’Ars, che lavorerà a sostegno del governo regionale.
Nell’ottica del grande disegno, quindi, è arrivato l’appello agli elettori di quello che fu Grande Sud, partito ormai “destinato a morire”: “votate e fate votare Pd – ha concluso Cardinale – e la Sicilia conterà: con Bersani presidente, il presidente Crocetta non avrà chiuse porte in faccia, e potrà lavorare per il bene dell’isola”.

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