L’ormai celeberrima Tabella H, bistrattatissima (non a torto), accoglie infatti i contributi a favore di enti per la protezione e l’assistenza dei sordomuti, dell’associazione nazionale mutilati ed invalidi civili, dell’Unione Italiana Ciechi operante in Sicilia, dei centri per il controllo e la cura della sindrome di down e altre patologie cromosomiche e genetiche, delle associazioni di volontariato di talassemici, delle organizzazioni che operano nel campo dell’assistenza degli ammalati oncologici terminali, del trattamento dei neurolesi lungodegenti e dei cerebrolesi, delle associazioni che si occupano di sclerosi multipla e medullolesi spinali.
E non è tutto. La famigerata Tabella H ospita anche i contributi a favore dei centri autorizzati di raccolta del sangue e produzione degli emoderivati. Nel campo degli aiuti ai poveri, gli emarginati, gli “ultimi”, ci sono i contributi a favore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, della Fondazione Banco alimentare.
Passando ad altri settori, vanno segnalati i contributi per il Centro Ettore Maiorana di Erice, a favore degli orti botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina, e di alcuni Musei siciliani di grande prestigio.
Questa ampia fascia di assistenza ed intervento avrebbe dovuto essere prevista con legge, sulla base di criteri oggettivi e di scelte prioritarie, ma finora non è andata così, perché gli interventi indispensabili sono stati messi accanto ad altri di dubbia utilità o, comunque, da sottoporre ad attenta valutazione.
Questa commistione ha “coperto” i contributi clientelari e messo a rischio le risorse destinate ad interventi non eludibili. Una furbizia cinica che ha attraversato i bilanci per decenni ed oggi potrebbe fare saltare le risorse utili perché le procedure seguite sono ostate in passato oggetto di valutazione da parte dei giudici amministrativi (nel Lazio) e della Consulta.
Il tempo, molto breve, dall’inizio della legislatura e la nascita del nuovo governo regionale, nonché le vicende politiche nazionali, ivi comprese le consultazioni per il rinnovo del parlamento, hanno contribuito a far sì che questa pratica della distribuzione di risorse a pioggia venisse impunemente perpetrata ancora una volta.
In vista di una eventuale impugnativa da parte del Commissario dello Stato, ed una successiva bocciatura da parte della Corte costituzionale, è auspicabile che si legiferi sulla materia in tempi breviper salvaguardare i poveri, i malati, i diversamente abili. Almeno loro.
E non è tutto. La famigerata Tabella H ospita anche i contributi a favore dei centri autorizzati di raccolta del sangue e produzione degli emoderivati. Nel campo degli aiuti ai poveri, gli emarginati, gli “ultimi”, ci sono i contributi a favore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, della Fondazione Banco alimentare.
Passando ad altri settori, vanno segnalati i contributi per il Centro Ettore Maiorana di Erice, a favore degli orti botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina, e di alcuni Musei siciliani di grande prestigio.
Questa ampia fascia di assistenza ed intervento avrebbe dovuto essere prevista con legge, sulla base di criteri oggettivi e di scelte prioritarie, ma finora non è andata così, perché gli interventi indispensabili sono stati messi accanto ad altri di dubbia utilità o, comunque, da sottoporre ad attenta valutazione.
Questa commistione ha “coperto” i contributi clientelari e messo a rischio le risorse destinate ad interventi non eludibili. Una furbizia cinica che ha attraversato i bilanci per decenni ed oggi potrebbe fare saltare le risorse utili perché le procedure seguite sono ostate in passato oggetto di valutazione da parte dei giudici amministrativi (nel Lazio) e della Consulta.
Il tempo, molto breve, dall’inizio della legislatura e la nascita del nuovo governo regionale, nonché le vicende politiche nazionali, ivi comprese le consultazioni per il rinnovo del parlamento, hanno contribuito a far sì che questa pratica della distribuzione di risorse a pioggia venisse impunemente perpetrata ancora una volta.
In vista di una eventuale impugnativa da parte del Commissario dello Stato, ed una successiva bocciatura da parte della Corte costituzionale, è auspicabile che si legiferi sulla materia in tempi breviper salvaguardare i poveri, i malati, i diversamente abili. Almeno loro.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.