Subba lo fa attraverso una lettera indirizzata al sindaco, agli assessori, al presidente del consiglio comunale, ai dirigenti dei settori, al segretario generale e al presidente del collegio dei revisori dei conti. “L'orario proposto- si legge- che è già vigente per altri enti pubblici quale ad esempio la Regione, potrebbe prevedere 36 ore settimanali, con sei ore e trenta minuti da svolgere al mattino (in una fascia oraria che potrebbe andare dalle 7 e 30 alle 14 e 30) e un solo rientro pomeridiano (contro i due attuali) con tre ore e trenta minuti di lavoro da svolgere in una fascia oraria che potrebbe andare dalle quindici alle 19”.
Il ragioniere capo evidenzia anche come il suggerito orario di lavoro, oltre a star bene, probabilmente, ai dipendenti, determinerebbe questi vantaggi: il risparmio di spese varie (energia elettrica, buoni pasto ecc.) per circa 30.000 euro l'anno; riduzione del traffico veicolare nell'isola (150 persone che si muovono in macchina per un pomeriggio a settimana piuttosto che due)con conseguente riduzione di tutto quello che lo stesso traffico comporta (immissione di gas nell'atmosfera, consumo di carburante, occupazione di parcheggi ecc.).
Il dottore Subba, nel ricordare che eventuali modifiche dovranno avvenire previo confronto con le organizzazioni sindacali dei dipendenti, sottilinea inoltre che sarà mantenuto la continuità di garanzia di ricevimento dei cittadini in orario pomeridiano. Già, in questo momento, infatti, molti uffici comunali ricevono solo in uno dei due giorni in cui si effettua il rientro pomeridiano.
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