LETTERA
APERTA A CHI VUOLE "ASCOLTARE"
Canneto, 14/06/2014
Spett.le Autorità, (qualunque e chiunque sia che sta
leggendo), Spett.li colleghi e amici cannetari e non, mi pare dolorosamente
evidente che per Canneto NON C'E' PIU' NULLA DA FARE.
DICEVA UNA FAMOSA CANZONE : la noia l'abbandono il niente son
la tua malattia................. e forse è stata scritta
da uno dei pochi cannetari di buona volontà, uno dei tanti che , sopraffatti
dalla necessità di VIVERE, sono dovuti andare via.
Io non voglio andar via, voglio
restare, e voglio lavorare, e voglio che le mie attività rappresentino qualcosa
di solido per il futuro oggi incerto miei figli.
Resto e resisto.
Resisto contro la malafede di chi sa di sbagliare e sbaglia per scelta, contro
la pavidità di chi non ha il coraggio di mettere la propria autorità a servizio della comunità.
Resisto contro le continue lamentele
fini a sé stesse che quotidianamente mi arrivano alle orecchie.
Avevo sinceramente sperato di
riuscire a creare un "gruppo di lavoro" coi miei colleghi, un gruppo
capace di rendersi autonomo e protagonista,
un gruppo ben identificato di persone che qui nella frazione hanno
creduto in un progetto di vita ed hanno investito tempo, energie e denaro; un
gruppo di "sostegno e di stimolo" anche all'Amministrazione Comunale,
attraverso il quale inviare richieste chiare e precise e suggerire iniziative, ,
ma ho toccato con mano l'insipienza del paese inteso come comunità.
Silvia Carbone
p.s. in ogni caso io sono stata,
sono, e sempre sarò disponibile a collaborare a qualunque iniziativa.
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