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sabato 14 giugno 2014

"Per Canneto non c'è più nulla da fare". LETTERA APERTA DELL'IMPRENDITRICE SILVIA CARBONE A CHI VUOLE "ASCOLTARE"

LETTERA APERTA A CHI VUOLE "ASCOLTARE"                                     Canneto,  14/06/2014

Spett.le Autorità, (qualunque e chiunque sia che sta leggendo), Spett.li colleghi e amici cannetari e non, mi pare dolorosamente evidente che per Canneto NON C'E' PIU' NULLA DA FARE.
DICEVA UNA FAMOSA CANZONE : la noia l'abbandono il niente son la tua malattia................. e forse è stata scritta da uno dei pochi cannetari di buona volontà, uno dei tanti che , sopraffatti dalla necessità di VIVERE, sono dovuti andare  via.
 Io non voglio andar via, voglio restare, e voglio lavorare, e voglio che le mie attività rappresentino qualcosa di solido per il futuro oggi incerto  miei figli.
 Resto e resisto.
 Resisto contro l'inefficienza, il degrado. l'abbandono, lo squallore..........................
 Resisto contro la malignità, la malevolenza, la maldicenza, l'invidia, l'incapacità di chi vuole che tutto resti immobile, per non prendere le misure con le proprie mancanze e carenze.
Resisto contro la malafede di chi sa di sbagliare e sbaglia per scelta, contro la pavidità di chi non ha il coraggio di mettere  la propria autorità a servizio  della comunità.
Resisto contro le continue lamentele fini a sé stesse che quotidianamente mi arrivano alle orecchie.
 Resisto contro la morte di Canneto voluta dai cannetari stessi. 
Avevo sinceramente sperato di riuscire a creare un "gruppo di lavoro" coi miei colleghi, un gruppo capace di rendersi autonomo e protagonista,   un gruppo ben identificato di persone che qui nella frazione hanno creduto in un progetto di vita ed hanno investito tempo, energie e denaro; un gruppo di "sostegno e di stimolo" anche all'Amministrazione Comunale, attraverso il quale inviare richieste chiare e precise e suggerire iniziative, , ma ho toccato con mano l'insipienza del paese inteso come comunità.
 Qua a Canneto ognuno muore da solo. E lo fa per una specie di istinto suicida che non riesco a comprendere.
 Bene. Resto in attesa di vedere se altri, magari più "segreti" e più "ammanicati" avranno la forza e la volontà di muoversi in qualche direzione.
 E resto in attesa ( quasi già divertita) degli attacchi che mi verranno indirizzati a seguito della presente.
 Distinti saluti
Silvia Carbone
p.s. in ogni caso io sono stata, sono, e sempre sarò disponibile a collaborare a qualunque iniziativa.

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