Nel giorno in cui l’assessore al Turismo firma l’annunciato provvedimento con cui blocca i finanziamenti destinati alle manifestazioni turistiche, Crocetta è costretto a togliere dalla Finanziaria ter una delle misure a cui teneva di più, il reddito minimo per i disoccupati. E così la crisi finanziaria della Regione torna a condizionare la manovra ter. Nella notte fra giovedì e venerdì la giunta ha approvato il cuore della Finanziaria ter, cioè le norme che garantiscono gli stipendi a precari, forestali e dipendenti degli enti regionali. Confermata la proroga di tre anni per i Pip, che potranno scegliere di dimettersi incassando subito l’equivalente di 3 anni di stipendio. Ma tolte queste norme blindate, su tutto il resto ancora ieri pomeriggio presidente e assessori si sono riuniti per trovare le coperture. E per il reddito minimo non ci sono risorse nel bilancio. Nè è possibile utilizzare i finanziamenti europei perchè Bruxelles non ritiene compatibile il sussidio con lo spirito del Fondo sociale. Crocetta vorrebbe dare un contributo ai disoccupati che dichiarano di non avere incassato più di 5 mila euro. Il braccio di ferro fra gli assessori punta a spalmare sul bilancio un tesoretto di 360 milioni. L’assessore all’Agricoltura, Paolo Reale, sta pressando per l'Istituto Olio e Vino: «Servono ancora un milione e 800 mila euro per essere sicuri di coprire il budget annuale». Reale ha intanto avviato una sperimentazione che potrebbe indicare un’alternativa produttiva all’impiego dei forestali: «Siglata una convenzione con il Consorzio autostrade siciliane che farà lavorare alcuni forestali nella pulizia delle aree di sosta e dei viali che costeggiano le corsie. Il Cas pagherà 800 mila euro alla Regione evitando di appaltare all’esterno il servizio». In ogni caso il governo è certo di aver trovato il budget per tutti i 26 mila forestali. E quelli della categoria antincendio, ha precisato l’assessore al Territorio Maria Rita Sgarlata, partiranno subito: «Saranno impiegate 6.900 unità con turni di circa 50 giornate».
L’altra partita riguarda i fondi per il turismo. Ieri l’assessore Michela Stancheris ha firmato la direttiva che blocca tutti i patrocini onerosi: centinaia di iniziative di Comuni e associazioni varie che la Regione avrebbe finanziato con un massimo di 10 mila euro a evento nella logica di promuovere le tradizioni locali. Ma i soldi sono finiti e così non solo sono stati bloccati i finanziamenti ma le domande pervenute in base al bando di gennaio saranno cestinate anche se ammissibili. Crocetta vorrebbe assegnare al settore della Stancheris un budget di 850 mila euro che viaggia su un canale diverso da quello destinato a teatri e grandi eventi. Ma anche di questo budget ieri nella manovra ter non c’era certezza. E Marco Falcone (Forza Italia) teme che la manovra non abbia copertura: «Attendiamo di vedere i documenti che certificano la concessione dei 518 milioni statali annunciata da Crocetta». Ma Giuseppe Lupo (Pd) si dice certo che «le coperture ci sono e bisogna approvare in fretta la Finanziaria per dare certezza del pagamento degli stipendi fino a fine anno. Poi è urgente concentrarsi su sviluppo e lavoro sfruttando la programmazione dei nuovi fondi europei».
Contemporaneamente Crocetta continua il lavoro di ricucitura col Pd: il segretario Fausto Raciti ha convocato per domani mattina i vertici del partito in vista di un incontro che lunedì a pranzo avrà col presidente della Regione. Da lì dovrebbe prendere le mosse il nuovo patto politico che potrebbe portare a un nuovo programma e a qualche modifica in giunta.
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