Da quanto siamo riusciti a capire provengono tutti dagli uffici comunali dove si è provveduto a sostituirli con nuovi apparati.
Ma si può lasciarli così, senza smaltirli come prevede la normativa e alle spalle di una struttura che, nelle intenzioni, era dedicata alla cultura?
E mentre la discarica prolifera e fa bella mostra di sè, qualche metro più accanto (forse meno) "muoiono", sferzati e danneggiati dalle intemperie, gli "storici pezzi" dell'altrettanto storica tipografia "L'Artistica" del povero Spartaco Persiani.
Per le loro peculiarità, per ciò che hanno rappresentato, dovevano essere allocati (così si disse ai tempi dell'ultima amministrazione Bruno) nel costituendo museo civico o quanto meno ricoverati, nell'attesa in un locale idoneo. Ed invece, sono li...all'acqua e al vento.
Si dirà non è colpa di questa amministrazione. Ma, attenzione, nessuno qui vuole attribuire colpe. Si vuole evidenziare il "massacro" di una pagina della nostra storia più recente.
Ci sarebbe da indignarsi ma...questo paese..è ancora in grado...ha ancora la volontà.. per farlo?
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