Una lettera è stata inviata dalla Confesercenti provinciale di Messina per protestare contro l'aumento di COSAP e TARSU nel comune di Lipari. E' indirizzata al Sindaco e al Presidente del consiglio comunale.Oggetto: Aumento Canone occupazione suolo e Tariffa raccolta e smaltimento rifiuti.
Lo smisurato aumento del Canone per l’occupazione di aree e suolo pubblico (Cosap) e della Tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), deliberato dal Consiglio su proposta dell’Amministrazione comunale, costituisce un attacco quasi mortale per tante attività commerciali, turistiche e della somministrazione di alimenti e bevande che operano sul territorio del comune di Lipari.
Le pur comprensibili difficoltà di bilancio in cui si imbatte il Comune, causate delle riduzione dei trasferimenti regionali e nazionali, non possono essere risolte gravando gli operatori economici di canoni e tasse che in qualche caso aumentano anche più del 250% rispetto all’anno precedente.
Come se non bastasse, queste inique imposizioni giungono in un momento di pesante crisi economica, di abbassamento del livello dei consumi, di difficoltà ad attrarre flussi turistici.
Il calo di presenze turistiche nei mesi di maggio e giugno, a cui la stampa ha dato risalto, conferma ciò che si temeva: le presenze si concentrano nei fine settimana e la stagione turistica si fa sempre più corta.
Come si fa allora a conciliare per tante attività legate al turismo, o comunque all’aumento delle presenze nel periodo estivo nelle isole, il sensibile calo del volume di affari con lo stratosferico aumento dei costi di gestioni determinato dalle scelte fatte dall’Amministrazione comunale?
Noi temiamo si corra il rischio di produrre così continuando un impoverimento - sia qualitativo che quantitativo - dell’offerta turistica e commerciale determinato dalla difficoltà di tanti operatori a far fronte al continuo aumento di imposte e tasse che si giustificano con la sola esigenza che ha l’amministrazione pubblica di fare cassa.
Per tali ragioni chiediamo a Lei Sig. Sindaco e al Consiglio comunale di rideterminare il Canone per l’occupazione del suolo pubblico e la Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti attraverso l’adozione di una nuova deliberazione del Consiglio che tenga conto, oltre che dell’esigenza di fare cassa, anche delle esigenze e delle buone ragioni degli operatori economici di Lipari.
p. la Confesercenti provinciale
il Direttore provinciale
Michele Sorbera
Lo smisurato aumento del Canone per l’occupazione di aree e suolo pubblico (Cosap) e della Tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), deliberato dal Consiglio su proposta dell’Amministrazione comunale, costituisce un attacco quasi mortale per tante attività commerciali, turistiche e della somministrazione di alimenti e bevande che operano sul territorio del comune di Lipari.
Le pur comprensibili difficoltà di bilancio in cui si imbatte il Comune, causate delle riduzione dei trasferimenti regionali e nazionali, non possono essere risolte gravando gli operatori economici di canoni e tasse che in qualche caso aumentano anche più del 250% rispetto all’anno precedente.
Come se non bastasse, queste inique imposizioni giungono in un momento di pesante crisi economica, di abbassamento del livello dei consumi, di difficoltà ad attrarre flussi turistici.
Il calo di presenze turistiche nei mesi di maggio e giugno, a cui la stampa ha dato risalto, conferma ciò che si temeva: le presenze si concentrano nei fine settimana e la stagione turistica si fa sempre più corta.
Come si fa allora a conciliare per tante attività legate al turismo, o comunque all’aumento delle presenze nel periodo estivo nelle isole, il sensibile calo del volume di affari con lo stratosferico aumento dei costi di gestioni determinato dalle scelte fatte dall’Amministrazione comunale?
Noi temiamo si corra il rischio di produrre così continuando un impoverimento - sia qualitativo che quantitativo - dell’offerta turistica e commerciale determinato dalla difficoltà di tanti operatori a far fronte al continuo aumento di imposte e tasse che si giustificano con la sola esigenza che ha l’amministrazione pubblica di fare cassa.
Per tali ragioni chiediamo a Lei Sig. Sindaco e al Consiglio comunale di rideterminare il Canone per l’occupazione del suolo pubblico e la Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti attraverso l’adozione di una nuova deliberazione del Consiglio che tenga conto, oltre che dell’esigenza di fare cassa, anche delle esigenze e delle buone ragioni degli operatori economici di Lipari.
p. la Confesercenti provinciale
il Direttore provinciale
Michele Sorbera

(da 


(Laprovincia on line- Gaetano Di Matteo) Sbarca a Salerno “Nostra Signora dei Vulcani”, al secolo Loredana Salzano, l’eclettica 35enne artista nocerina giunta seconda alla prima edizione del “Concorso Arte contemporanea 2009” di Messina con l’opera dal titolo “Estrattori di allume-luna”.Ed è grazie a questo piazzamento che esporrà le proprie tele presso la Biennale Internazionale di arte contemporanea di Firenze che si svolgerà quest’anno alla fine di Dicembre a Fortezza da Basso. L’esposizione salernitana è stata allestita presso la galleria d’arte-ristorante “Rosso rubino” di Salerno fino al 14 luglio. Titolo della mostra: “Eruzione lunare”. Quello della Salzano è un ritorno nella cittadina salernitana, visto che da qualche anno si è trasferita nell’incantevole isola di Lipari, suggestivo e fecondo scenario vulcanico del quale l’artista riesce a rappresentarne le pulsazioni ed inquietudini, solitudini e sogni, piaceri ed irrequietezze. Sul perché siano proprio i vulcani ad essere al centro del flusso creativo dell’artista è lei stessa a spiegarlo: “Perché il vulcano è arte del profondo. Esso è donna sola e potente. E’ fuoriuscita di pensieri densi; è filo rosso tessuto alle radici; è movimento d’onda che incanta e disorienta”. Non solo pittura. La Salzano realizza ceramiche artistiche e sculture con materiali di recupero provenienti direttamente dal mare. Inoltre scrive. E tanto. Compone versi ed annota pensieri, gli ultimi dei quali raccolti nell’opera: “isole brade”. Una raccolta di poesie di una delicata bellezza sospese tra realtà e sogno, intrise di mare, impregnate di colori e profumi di questo lembo di terra siciliano all’incrocio dei venti e baciato da Afrodite. Una natura selvaggia, brulla e cristallina raccolta e proiettata in queste opere dalle quali emerge un raffinato tentativo, più che riuscito, di dare poesia, luce e corposità agli animi femminili che ruotano nella sua vita. Ed una donna in particolare, sua figlia Caterina(“Attraverso i suoi occhi riesco a vedere ciò che credevo scomparso, ma che in realtà è solo sommerso”), le ha ispirato forse il suo quadro più bello, o quantomeno il più rappresentativo: “Uno due tre… Luna”. Quest’ ultima è la prima opera della nuova serie delle" lune ludiche" e riprende ,nello specifico, in maniera più che evidente nel titolo:" un ,due ,tre ..stella", il gioco dei bambini. Dei bambini "c’è il grafismo fanciullesco - spiega lei- e come solo ai bambini accade, rimane la sorpresa ,lo stupore, la gioia. In qualche modo un viaggio alla scoperta, o alla "riscoperta", della Luna che resta la proiezione dei sogni e delle umane aspettative”. Perché, come scrisse Marcel Proust “Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”.


















.jpg)