Caro Direttore,
a seguito della risposta indignata dei consiglieri Megna e Fonti, mi rivolgo a lei per alcuni brevi chiarimenti, che ritengo necessari per riportare questa polemica entro i confini di una giusta interpretazione dei fatti e delle opinioni nell’ambito di un confronto democratico e sereno.
Sciolgo subito il dubbio sul ruolo di Legambiente, il cui intervento non viene compreso dai consiglieri perché, come affermano, l’unica tematica ambientale riguarderebbe le “sterpaglie” del parco giochi dell’asilo nido. L’associazione che rappresento si occupa di “ambiente” secondo un’accezione vasta e moderna, che evidentemente sfugge agli esponenti del “Faro”, e che comprende la qualità della vita e le iniziative sociali che caratterizzano la vita di una comunità. Ciò avviene da anni e alla luce del sole (basta vedere le numerose iniziative e le campagne di informazione promosse dall’associazione, riassunte nel sito web di Legambiente) ed è la logica conseguenza di una presenza – quella ambientalista – che si propone di coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo sostenibile. Tuttavia, non mi è sembrato di cogliere una analoga incomprensione, da parte dei consiglieri, quando Legambiente ha aderito a un’iniziativa politica e sociale come quella di “Noi eoliani non ci lasciamo intimidire”, maturata dopo i gravi attentati che si sono verificati la scorsa primavera; eppure, anche in quel caso non si trattava certamente di “sterpaglie”, bensì di incendi dolosi appiccati alle abitazioni e ai luoghi di lavoro di onesti concittadini.
Riguardo alle accuse di massimalismo sinistrorso, di “approccio mentale gretto e retrogado”, di “supina militanza politica” e di “acritico inquadramento partitico”, farò sicuramente tesoro del severo ma autorevole giudizio espresso da due esponenti dell’Italia vincente, quella che sbaraglia l’avversario alle elezioni facendo un sapiente ricorso alla demagogia e poi, messa alle strette, non trova di meglio che farsi la guerra in casa. Mi auguro di leggere al più presto, comunque, le medesime accuse girate dai “faristi” anche all’assessore Giannò, esponente della maggioranza dagli stessi sostenuta, che nella sua lettera non mi pare abbia risparmiato critiche e severi giudizi verso l’ambiguo ruolo di chi “spara sulla Croce Rossa soprattutto quando si lavora e gli altri stanno solo a guardare”. Nell’augurare a Megna e Fonti buon lavoro (o buona mira, se preferiscono), approfitto della circostanza per estendere la mia preventiva solidarietà all’assessore citato, che nell’occasione, ha il dispiacere di condividere con me l’infelice ruolo di “supino militante massimalista, gretto e retrogado”.
Cordiali saluti
Piero Roux
presidente del Circolo di Legambiente di Lipari