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mercoledì 3 settembre 2008

Asilo nido: Le precisazioni della cooperativa Margherita

Come era prevedibile arrivano a proposito dell'asilo nido e del progetto "baby’s dream" le precisazioni della cooperativa Margherita. Precisazioni inoltrate al sindaco, agli assessori, al presidente del consiglio comunale, ai consiglieri comunali di Lipari e alla stampa. Il testo:
La scrivente Lo Rizio Giuseppina, presidente e legale rappresentante della Margherita Societa’Cooperativa Sociale,con riferimento alle discussioni assurte dalla cronaca di alcuni Consiglieri e Assessori, del Comune di Lipari, ritiene opportuno offrire dei chiarimenti per evitare confusioni.
Premesso che :
-la Margherita Societa’ Cooperativa sociale non ha avuto ad oggi in affidamento ne in convenzione l’immobile in oggetto.
- Va precisato che se si parla impropriamente di affidamento da parte di qualcuno, e perché la scrivente è l’unico soggetto che ufficialmente ha mostrato interesse per tali iniziative, tant’è che la stessa ha stilato uno schema progettuale denominato “Baby’s dream”, accolto e finanziato dall’Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali e alle Autonomie Locali della Regione Sicilia.
- non è imputabile alla Cooperativa il degrado della struttura di via S. Giorgio, ma ad una non attenta azione politica, che negli anni non ha rivolto a questo problema le dovute considerazioni, anche alla luce dei numerosi riferimenti che avrebbero dovuto sollecitare dette azioni, come ad esempio e risultante agli atti oltre che nel sito del Comune di Lipari: “ l’analisi del contesto socio-ambientale” redatto dal gruppo Piano e concertato dal Comitato dei Sindaci , dal quale emerge una forte carenza di sevizi e strutture destinate alla prima infanzia.
- va tenuta in debita considerazione che lo stesso Comitato dei Sindaci, ha rivolto verso questo annoso problema un'unica azione, che in seguito ha ritenuto opportuno rimodulare, con un’azione progettuale alternativa.
-Mi risulta in oltre che qualche consigliere comunale ha più volte negli anni rivolto interrogazioni per rispondere al bisogno e quindi soddisfare la domanda di servizi all’infanzia .
La scrivente ritiene non imputabile a se i ritardi le inadempienze e lo stato in cui versa l’immobile comunale, bensì ritiene alla luce dei fatti che sia stata l’unica a fornire indirizzi, modalità e quant’altro necessario affinché si potesse attivare il progetto in questione.
Infine riflette se non sono da ricercare negli organi competenti le inadempienze e le mancanze che non hanno fatto sì che i progetto avesse il suo seguito; la sottoscritta non essendo organo politico, ma presidente di un organismo che si occupa di servizi alla persona con qualità ineccepibile da oltre un decennio, si permetta di suggerire a quanti facilmente puntano il dito, di controllare gli atti in virtù del “potere e la facoltà di accesso” agli prima di scrivere e sentenziare.
Tanto per dovere .