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venerdì 27 marzo 2009

"Siremar/Tirrenia Abbassare la guardia adesso sarebbe un errore imperdonabile" di Christian Del Bono

(Christian Del Bono) Il comunicato del Presidente dell´U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M., Antonino Nobile, sull´incontro tenutosi lo scorso 23 marzo al Ministero dei Trasporti, conferma purtroppo le nostre perplessità sull´attuale disponibilità da parte del Governo delle somme necessarie a garantire i collegamenti marittimi per l´anno 2009. L´alto dirigente del Ministero, Dott. Pujia, avrebbe confermato che per l´anno 2009 sarebbero disponibili € 173,4 milioni a fronte di un costo di gestione stimato in 220 m., oltre ai € 22 m. ancora necessari per ripianare le perdite del 2008 e che il Ministero delle Finanze pare non sia intenzionato a coprire con ulteriori impegni.
Ieri, invece, contrariamente da quanto temesse il Dott. Pujia, è stato fatto un piccolo passo avanti grazie all´approvazione di un emendamento al decreto sulle "Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi", secondo il quale "le somme rese disponibili per pagamenti non più dovuti, relativi alla sovvenzione degli esercizi pregressi a favore del gruppo Tirrenia per l'importo di € 6.615.681,63, possono essere utilizzate a parziale copertura del disavanzo 2008 del Gruppo". Bene, ne mancano ancora quasi € 16 per coprire il 2008 e € 47 abbondanti per garantire il 2009.
Stando, inoltre, a quanto affermerebbe Puja, pare che l´attuale stato di stallo sia dovuto "alla mancata fornitura dalle Amministrazioni Regionali di indicazioni condivisibili sulle linee per garantire la mobilità dei cittadini, il cui parametro per la U.E. innanzitutto è quello con la provincia di appartenenza". Continua pertanto il pericoloso ping pong tra Regione e Ministero. Tradotto in altre parole, la Regione Sicilia ha provveduto, già da tempo, ad inviare le indicazioni sulle linee da mantenere ma il Ministero avrebbe invece "ipotizzato" dei drastici tagli, tra i quali, la nostra nave Eolie-Napoli.
Altra lamentela avanzata dal Dott. Puja sarebbe quella inerente la decisione di alcune Regioni (la Sicilia) che, nonostante fossero perfettamente a conoscenza della scadenza delle convenzioni e della situazione finanziaria in atto, hanno ritenuto di procedere ugualmente ad effettuare le gare per l´assegnazione dei contributi per il finanziamento dei servizi complementari (aggiudicati da Usticalines ed N.G.I.).
Che dire, infine, dell´ennesima dichiarazione del Ministro Matteoli, in un´audizione alla Camera dei Deputati: "Tirrenia e' un argomento pericoloso anche per il sottoscritto perché se non taglio le corse l'Ue mi richiama per dire che non ci sono i soldi per continuare e perché insiste per una gara di privatizzazione". Ma davvero il Sig. Ministro Matteoli pensa di poter continuare a sostenere simili tesi e, per giunta, in sedi così importanti? Cosa c´entra l´UE con i soldi che mancano allo Stato italiano e con la privatizzazione decisa dallo Stato italiano? Appare più verosimile la tesi illustrata dal suo Direttore Generale, Dott. Pujia, il quale, stando a quanto riportato dal Presidente Nobile, avrebbe affermato: "la scelta della privatizzazione, già prevista nella Finanziaria 2007, è tutta Italiana in contrapposizione alla richiesta della U.E. di adeguamento al Regolamento Comunitario 3587/92 sulla liberalizzazione del cabotaggio, per le quale premono essenzialmente gli Armatori Privati Italiani".
Christian Del Bono