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domenica 19 luglio 2009

Da Stromboli a Capo Vaticano in canoa ma non solo per sport

La traversata in canoa polinesiana Stromboli – Capo Vaticano ha coronato il primo kayak-camp italiano che si è svolto in Calabria, a Formicoli (Capo Vaticano). Il kayak-camp, nato da un'idea di Giuseppe Soldano dell'Asd (Associazione sportiva dilettantistica) e patrocinato dall'associazione ambientalista Marevivo e da GravitàZero, ha rappresentato una sorta di rievocazione storica degli scambi tra le Eolie e la terra calabrese: dalle isole arrivavano capperi, malvasia e limoni; dalla Calabria partiva l'ossidiana. Il prossimo anno, stesso percorso ma con partenza da Capo Vaticano e arrivo a Stromboli.
Una settimana di avvicinamento alla canoa per neofiti, ma anche un'occasione di affinamento della tecnica per chi è già esperto con maestri di kayak da mare riconosciuti a livello nazionale e internazionale (Tatiana Cappucci e Emanuele Mattei). Sette giorni all'insegna della natura, dell'ambiente, del mare, dello sport, della convivialità e dell'amicizia.
Con le loro polinesiane i ragazzi hanno fatto il periplo di Stromboli il primo giorno per poi affrontare all'indomani la sfida del mare aperto: otto traversatori guidati da Gianni Montagner e una sola donna, Betty del Tulku Canoa Roma, club che ha al suo attivo numerose traversate. Accompagnati da una barca appoggio - offerta dalla Seal Marine - salpata dal Porto di Tropea con a bordo il personale medico del Cisom, il corpo di soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta, diretta a Stromboli, spiaggia di Ficogrande.
Carlo Lanza e Vito Russo albergatori locali hanno affidato ai pagaiatori un omaggio del sindaco di Lipari Mariano Bruno, per il suo omologo di Ricadi Domenico Laria. Un cesto, ovviamente, con malvasia, limoni e capperi, e una lettera per suggellare un rinnovato spirito di amicizia.