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giovedì 23 luglio 2009

Il museo del cinema all'Immacolata? (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) Questo benedetto museo del cinema, nel giro di qualche anno ha già avuto diverse collocazioni. Si era parlato di Marina Corta nei locali dell’ex biglietteria e questo era stato promesso al Comitato sorto fra gli esercenti di quella zona per ripagarli dello spostamento degli aliscafi; poi abbiamo visto comparire la richiesta di un finanziamento per farlo a Vulcano; il lunedì sera al Meligunis abbiamo sentito il Sindaco annunciare che verrà collocato nella Chiesa dell’Immacolata. Ci eravamo appena congratulati con l’Assessore Sparacino per aver dichiarato di volere mantenere la destinazione ad Auditorium e le avevamo proposto di cominciare a pensare ad un concerto per il 9 maggio nella ricorrenza del Constitutum e del concerto che nel 1995 il Maestro tenne nella Cattedrale. Così siamo rimasti sorpresi e straniti.
Ho qualche dubbio che l’Immacolata possa essere la collocazione ideale per un museo del cinema. Nell’accordo che ormai parecchi anni fa, allora Sindaco, firmai con l’Arcivescovo di Messina, si era parlato di dare all’edificio una destinazione compatibile col suo continuare ad essere chiesa e destinata, in alcune occasioni (la festa dell’Immacolata per esempio), alle funzioni religiose. Compatibile si intendeva sia sotto l’aspetto morale che sotto quello funzionale. Ora è indubitabile che la destinazione ad auditorium è, sotto l’aspetto funzionale, compatibile con quello di chiesa e quanto all’aspetto morale bisognava usare un po’ di prudenza circa il tipo di manifestazioni da ospitarvi. Ho qualche dubbio che questa compatibilità possa esistere con un “museo del cinema” e non tanto dal punto di vista morale quanto soprattutto sotto l’aspetto funzionale. Sarà possibile attrezzare l’Immacolata con i pannelli e gli stand richiesti dall’essere museo e garantire che tutto questo si possa facilmente e tempestivamente smontare prima delle funzioni religiose per poi rimontarli puntualmente. Oppure si ritiene che le funzioni possano svolgersi in una chiesa che al posto degli altari con le figure dei santi abbia degli angoli con la Magnani, la Bergman, la Vitti e quanti altri? Sarebbe un caso più unico che raro nella storia della pietà religiosa. Accostamento singolare per non dire ardito.
Ne ha parlato il Sindaco coll’Arcivescovo? Ne ha avuto il consenso?
Michele Giacomantonio
Notizia del 23/07/09 A cura di Salvatore Sarpi