Per la privatizzazione di Tirrenia "l’importante è che l’Italia faccia in fretta: l’ho detto al ministro Matteoli, e l’ho ribadito in una riunione tecnica la scorsa settimana a Bruxelles tra la direzione generale e i rappresentanti dell’Italia".
Il vicepresidente della commissione Europea con delega ai trasporti, Antonio Tajani, lo ha detto rispondendo ad una domanda su quanto sia importante la scadenza di fine anno per la privatizzazione di Tirrenia agli occhi di Bruxelles. "Credo che il 31 dicembre sia una data importante, mi auguro che l’Italia continui a lavorare su questo fronte bene come ha fatto fino ad ora", dice Tajani. Per il commissario europeo anche le regioni coinvolte nell’operazione, che hanno un ruolo importante nel progetto messo a punto dal ministro Matteoli, "devono fare in fretta" a sciogliere i nodi di loro competenza. Per Bruxelles "ora l’importante è fare in fretta, poi deve essere il governo italiano a vedere quanto spingere sull’acceleratore".
Quanto più in generale al piano per la privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica, "penso - dice Tajani a margine della presentazione del Master in Politiche Europee della Università La Sapienza di Roma - che l’Italia si stia muovendo sulla strada giusta. L’Europa non impone la privatizzazione ma è un percorso che ci porterebbe ad un accordo con la commissione Europea su questo tema", quello delle sovvenzioni pubbliche che mantengono in vita la compagnia e che per Bruxelles devono cessare riportando l’azienda a competere in un contesto di mercato.