Riproponiamo un pezzo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno
Precipita nel lucernario e muore a 9 anni. La tragedia della piccola Sara (dalla Gazzetta del sud di oggi)
Tito Cavaleri (Gazzetta del sud)
Non ce l'ha fatta la piccola Sara. Il suo cuore ha lottato fino
all'ultimo. Ma una terribile escalation di complicazioni ha annientato
con impressionante rapidità ogni speranza; lasciando attoniti tutti,
compresi i medici che hanno fatto quel che c'era da fare; e di più.
Perché quando a casa hai una figlioletta della stessa età e pensi che
sulla barella ci potrebbe essere lei, le cose cambiano. Su questa
disgrazia è stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Barcellona, atto
dovuto, ma a giudicare da come sembra siano andate le cose, pare che
il destino stavolta ci abbia messo del suo, accanendosi violentemente
su questa povera bambina che a soli 9 anni ha visto un tranquillo
momento di gioco trasformarsi presto in una terrificante spirale di
dolore, capace di strapparla alla vita dall'oggi al domani. E pensare
che subito dopo l'incidente, le sue condizioni non avrebbero mai
lasciato immaginare una simile fine.
Ci troviamo a
Vulcanello, splendida diramazione dell'isola di Vulcano, dove sorgono
pregevoli insediamenti vacanzieri. Ed è proprio una di queste
meravigliose ville sul mare a fare da cornice alla tragedia; una di
quelle costruite fra le prime dell'arcipelago, non lontana dalla famosa
residenza del popolare presentatore Mike Bongiorno. È un soleggiato
weekend eoliano e Sara, nata a Voghera (Pavia) ma residente in
provincia di Alessandria si trova qui in Sicilia assieme a mamma e papà
per trascorrere una vacanza con parenti e amici.
Sono
le 18,30 di sabato. La bambina si trova sulla terrazza della casa, sta
giocando con altri suoi compagnetti quando d'improvviso precipita in
un lucernario finendo nel vano scala. Fa un volo di circa tre metri, ma
atterra sfortunatamente malissimo, perché batte violentemente il capo,
verosimilmente su un muretto sporgente della stessa scala (dinamica
ancora in fase di accertamento). Scattano i soccorsi. Viene portata
alla Guardia medica da dove si richiede l'intervento dell'elisoccorso.
Dall'incidente trascorrono un paio d'ore circa prima che l'elicottero
atterri per recuperare la piccola paziente. E via, alla volta di
Messina, Policlinico Martino. Qui alle 20,15 – come conferma lo stesso
direttore sanitario dell'ospedale Manlio Magistri – una telefonata del
servizio 118 annuncia l'avvio delle operazioni di soccorso e quindi
l'arrivo del mezzo nella città dello Stretto. Sono le 23 quando Sara
giunge al Pronto soccorso pediatrico. Viene immediatamente sottoposta a
una prima tac "total body", esame che mette subito in evidenza un
moderato trauma cranico a seguito di frattura. Secondo quanto riferito
dai medici, la bambina riportava piccoli focolai contusivi nella
regione frontoparietale bilaterale. Scatta il ricovero in
neurochirurgia dove, all'una di notte, viene eseguita un'altra tac. La
situazione sembrerebbe sotto controllo. Passano alcune ore di
osservazione e alle 7,30 di domenica mattina viene eseguita un'altra
tac. Da questo momento in poi le cose precipiteranno inesorabilmente.
All'orizzonte, una serie di terribili complicanze che renderanno
sempre più debole la tempra della bambina. Si decide un'altra tac
quando l'orologio segna le 17,07. Sara peggiora ulteriormente, respira
con enorme difficoltà. Ciò è dovuto a una pericolosa ipertensione
endocranica cui si affianca una sofferenza del tronco encefalico. Si
deve intervenire. Ore 17,30: la piccola entra in sala operatoria. Ci
rimarrà fino alle 21. I due neurochirurghi, cui è affidata, hanno a che
fare con numerosi arresti cardiorespiratori; sulla bambina vengono
praticati poi massaggi cardiaci per ripetute volte. Le sue condizioni
sono ormai compromesse. Non c'è più nulla da fare. All'uscita dalla
sala operatoria, la piccola passa in Rianimazione dove il suo cuore
smetterà di battere, poco dopo, intorno alle 21,15.
Su
disposizione del magistrato i carabinieri della Compagnia di Milazzo
hanno avviato le indagini per risalire alla dinamica dell'accaduto e
alle eventuali responsabilità.
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