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lunedì 25 giugno 2012

Regione: Sette candidati Presidente, 4 coalizioni 12 liste

siciliainformazioni.com
Sei o sette candidati alla presidenza della Regione, tutti in grado di ottenere un buon risultato, ma solo tre, forse quattro, quelli che possono concorrere, e due o tre i favoriti. Tre o quattro le coalizioni, non di più, dieci, dodici le liste dei partiti che sono presenti in tutte e nove le circoscrizioni.
Queste le previsioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e l’elezione del governatore sulla base di una ricognizione che tiene conto dello stato dell’arte. Le novità sono possibili, e in grado di sconvolgere il quadro politico. Il gap previsionale proviene dall’assenza in Sicilia del Movimento 5 Stelle. C’è, ma non dà segni di vita, come se non ci fosse. Dal momento che gli istituti di ricerca nei loro sondaggi gli danno percentuali altissime nei sondaggi sulle intenzioni di voto non si può ignorarlo. L’impatto di Grillo in Sicilia, questo è sicuro, non ha nulla a che vedere con la Penisola.
Il dettaglio, ora. Sette candidati ”importanti”, abbiamo previsto e quattro coalizioni, non di più. Due candidati potrebbero venire dal centrodestra, due dal centrosinistra, tre da altrettanti battitori liberi.
Nel centrodestra sono caduti gli steccati, nel centrosinistra gli steccati tendono ad alzarsi. Nel centrodestra ci sono al lavoro due cordate, una, tradizionale (promossa dal Pdl, e cioè da Misuraca e Castiglione, due dei tre triumviri); una seconda, promossa da Innocenzo Leontini (la lista civica): Pid e Grande Sud sono vicini a Leontini, mentre il Nuovo Polo (Mpa, Api, Mps e Fli) sembrano avvicinarsi al Pdl, nonostante il “vade retro satana” dei finiani. L’incognita resta Gianfranco Miccichè. Opterà per la lista civica di Leontini? E chi sarà il candidato della lista Civica?
Potrebbe accadere, tuttavia, che il Nuovo Polo “chiuda” l’accordo con Leontini o, alla fine, decida di scommettere da solo, con un suo candidato.
Nel centrosinistra l’intesa fra Pd e Udc sembra consolidarsi. Resta da capire che cosa faranno Idv, Sel, Fds e Verdi. Anche in questa area, possibili tutte le opzioni, con la prevalenza di un patto fra Pd, Udc, Sel con o senza l’Idv.
Restano i battitori liberi: due li conosciamo già e sono Claudio Fava e Rosario Crocetta, entrambi incompatibili con le strategie delle alleanze. L’intesa fra Pd e Udc parte da Roma e trova in Sicilia sostenitori convinti: il candidato è Gianpiero D’Alia, non è nemmeno pensabile che si preferisca cambiare cavallo sull’altare dell’alleanza. Questo ragionamento vale sia per Crocetta quanto per Fava, che però difficilmente faranno passi indietro.
L’Idv di Orlando, per ora, mira ad un solo risultato: la rottura irreversibile di ogni intesa fra Pd e Mpa di Lombardo. Una volta raggiunto l’obiettivo, l’Idv potrebbe valutare una partecipazione alla coalizione con Pd e Udc. Né Fava, né Crocetta hanno un feeling speciale con il sindaco. Per ragioni caratteriali oltre che politiche.
Infine, c’è il Movimento 5 Stelle. Non si fanno nomi. Qualcuno ricorda che Sonia Alfano viene segnata da Grillo a Di Pietro. Altri tempi, però. Sonia è stata già candidata alla presidenza della Regione. Ha voglia di ripetere l’esperienza? Con i sondaggi che danno il Movimento in gran spolvero, potrebbe ripensarci.
Il parterre delle candidature forti sarebbe composto da Francesco Cascio, Innocenzo Leontini, Claudio Fava, Rosario Crocetta, Gianpiero D’Alia, Nello Musumeci, Massimo Russo, Gianfranco Miccichè.
Quanto alle liste dei partiti, poche novità: Pd, Pdl, Udc, Pid, Mpa, La Destra, Fds, Idv, Sel, la Lista Civica e le liste dei candidati presidente Crocetta e Fava).

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