Trenta milioni di euro per avviare anche in Sicilia un piano di
edilizia sociale. A questi se ne aggiungeranno circa 20 della Cassa
Depositi e Prestiti. Attraverso l'acquisizione del valore degli immobili
e l'effetto moltiplicatore che l'iniziativa avra' sul tessuto economico
regionale, saranno disponibili complessivamente di circa 80 milioni
che, opportunamente investiti, potranno produrre fino a circa 800 unita'
immobiliari.
Questo, quanto emerso dalla conferenza stampa di oggi cui hanno preso
parte l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, quello per le
Infrastrutture e la Mobilita', Andrea Vecchio, e quello per il
Territorio e l'Ambiente, Alessandro Arico', "Con la legge n.1/2012,
elaborata insieme al collega Piercarmelo Russo, - ha detto l'assessore
Armao - la Regione si e' dotata di nuovi strumenti per rispondere alle
sempre piu' pressanti esigenze abitative di famiglie e giovani coppie.
Si tratta del superamento del tradizionale approccio dell'edilizia
residenziale pubblica, attraverso un intervento, anche complesso,
caratterizzato da un mix sociale di funzioni e di offerta abitativa
pubblica/privata, attraverso un approccio strategico e integrato. In
Italia 4,6 milioni di famiglie sono in affitto e altre 3,1 milioni
abitano in case non di loro proprieta'. Crescono vertiginosamente gli
sfratti. L'offerta di alloggi in locazione da persone giuridiche e'
limitata e costituita in gran parte!
da all
oggi di edilizia residenziale pubblica (Erp)".
Con la riforma si vara anche in Sicilia l'Edilizia Sociale, oltre
all'edilizia sovvenzionata e la cooperazione a proprieta' indivisa, si
estende anche all'edilizia convenzionata e agevolata orientata alla
vendita, anche se in parte minoritaria, e si apre contemporaneamente a
nuovi modelli di partenariato pubblico-privato.
"Il governo regionale - ha spiegato Armao - intende realizzare
iniziative fattibili attraverso il ricorso ai fondi immobiliari e alle
risorse del sistema integrato di fondi introdotto nel panorama nazionale
dalla legge 133/2008 e dal DPCM 16 luglio 2009 (Piano Nazionale di
Edilizia Abitativa), art. 1 comma 1 lett. a).
Si potranno cosi' costruire case a costi accessibili, con risorse in
gran parte private e modalita' attuative privatistiche incrementando
l'offerta di alloggi sociali in locazione ai canoni concordati per
almeno 8 anni (ma anche fino a 25 anni) e in vendita a prezzi
convenzionati, tenendo presente il vincolo di sostenibilita' sul piano
economico
"Diventa fondamentale - ha spiegato l'assessore regionale alle
Infrastrutture e alla Mobilita', Andrea Vecchio - individuare zone a
basso costo in cui edificare, in modo da coniugare rivitalizzazione
urbanistica, con la modifica dell'ambiente sociale, ed economicita'. I
meccanismi di premialita' previsti, e che sono relativi alla volumetria,
possono d'altronde incentivare questo tipo di scelte, a cominciare dai
centri storici e, piu' in generale, dalle aree maggiormente degradate".
"Il mio predecessore, l'assessore Pier Carmelo Russo - ha voluto
sottolineare Vecchio - ci ha consegnato il regolamento pressoche'
completo e oggi, dopo l'ultimo passaggio in giunta, possiamo dire che il
social housing in Sicilia e', di fatto, una realta'.
Contiamo di definire in un paio di settimane il bando: poi dipendera'
dai Comuni, che dovranno interloquire con i privati, accelerare i tempi
per potere, cosi', accedere al fondo di rotazione e cominciare a
realizzare i primi alloggi ai quali potranno aspirare famiglie che
abbiano comunque un reddito, in modo da potere onorare il mutuo
agevolato che sottoscriveranno".
"Di sicuro - conclude l'assessore - non appena riceveremo i progetti
li esiteremo velocemente. E' questa, infatti, l'idea che, sin dal primo
momento, ho voluto trasmettere ai miei uffici: le scrivanie devono
rimanere sgombre e, per riuscirci, le pratiche devono essere lavorate in
pochissimo tempo""Ci sono molte famiglie, soprattutto giovani coppie,in Sicilia con un
reddito superiore a quelli fissati per potere accedere all'edilizia
sociale, ma comunque insufficiente per acquistare con le loro risorse
una abitazione o affittarla a prezzi di mercato. Si pensi alle famiglie
appena costituite, a quelle monoreddito, agli studenti fuori sede, ai
soggetti con bisogni abitativi temporanei, a quelle che comunque hanno
un reddito certo: molte tra queste, se adeguatamente sostenute
economicamente, potrebbero raggiungere questo obiettivo. La legge
regionale n.1 del gennaio di quest'anno, intende venire incontro a
queste esigenze e oggi siamo in grado di indicare un percorso certo, che
consenta loro di divenire proprietari di abitazione".
Cosi' ha detto l'assessore per il Territorio e l'Ambiente, Alessandro Arico'.
"Saranno privilegiati - ha proseguito - i progetti con un elevato
grado di cantierabilita', che intervengono in zone in stato di degrado
sociale e si integrano con le politiche pubbliche locali e con i
programmi comunali per edilizia sociale, nonche' con i piani di
valorizzazione del patrimonio pubblico. I Comuni possono incentivare la
localizzazione degli interventi di edilizia sociale, mediante: la
sostituzione edilizia di manufatti, l'inserimento di edifici con
destinazioni connesse e complementari alla residenza, l'inserimento,
accanto alle funzioni abitative, di funzioni di servizio alla persona.
Abbiamo ritenuto anche di privilegiare le zone che hanno subito eventi
alluvionali come quelle del messinese"
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