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lunedì 30 luglio 2012

Tre persone hanno rischiato la vita nelle cave. Nella notte salvati dai vigili del fuoco

Soccorso thrilliing nella notte nell'area delle ormai abbandonate cave di pomice. Due donne ed un uomo, tutti emiliani, originari di Castel S. Pietro (Imola), si sono avventurati, partendo da Lami, intorno allle 17 e 30 di ieri in uno dei tanti canyon di cui è ormai caratterizzata la  montagna. Alle 23 e 30 circa i genitori, anch'essi in vacanza a Lipari, non vedendoli rientrare hanno lanciato l'allarme e sul posto è giunta la squadra dei vigili del fuoco (Santi Cataliotti, Maurizio Ferrara, Salvatore D'Angelo e Carmelo Scaffidi) che, al comando del caposquadra Salvatore Pannuccio e alla luce dellle sole torce, si sono avventurati sulla ex montagna bianca, alla ricerca dei tre dispersi tra l'apprensione dei familiari che, nel frattempo, avevano raggiunto la strada sottostante. Ritrovare i tre e metterli in salvo non è stata impresa da poco  con i vigili che, considerando lo stato di totale abbbandono in cui è l'area e  i profondi crepacci creati dai temporali invernali, hanno rischiato a più riprese la loro incolumità. C'è voluta davvero tutta la bravura e la preparazione del caposquadra Pannuccio e dei suoi uomini affinchè l'operazione di ricerca e recupero si concludesse nel miglior possibile. Dopo circa tre ore di ricerca i tre(tra i 39 e i 50 anni) sono stati trovati sul bordo di un crepacccio dal quale era materialmente impossibile muoversi sia in avanti che a ritroso. Con le corde e tra non poche difficoltà sono stati recuperati e portati sin sulla strada dove si trovavano i parenti. Per i tre, per fortuna, nessun dannno fisico ma solo tanta paura. Per la cronaca la zona del recupero è quella dove diversi anni fa (13 giugno del 2003) Augustin Olivieri Acosta, ventiquattreenne turista argentino, perse la vita precipitando da una altezza di circa settanta metri.
Questa disavventura, a lieto fine, pone l'accento sulla immancabile necessità di apporre una apposita segnaletica che vieti queste escursioni "fai da te" ma anche, e principalmente, che si proceda al più presto alla messa in sicurezza dell'area che, da quando la Pumex ha chiuso, è in stato di totale abbandono e di facile e rischioso accesso per chiunque.
Come i nostri lettori ricorderannno, non più di una ventina di giorni fa, avevamo mostrato un turista solitario che si avventurava lungo uno di questi canyon e avevamo evidenziato il pericolo.
L'ARTICOLO E  LE FOTO SONO QUELLE CHE VI RIPROPONIAMO A SEGUIRE:

Lipari: Area delle ex cave sempre più a rischio Aree delle cave sempre più a rischio. Non sono pochi, infatti, i turisti che superando l'ormai obsoleta recinzione si avventurano in scalate all'interno della cava.
Nelle due foto di Silvia Sarpi un turista che, domenica, si è avventurato solitario lungo il percorso

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