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martedì 31 luglio 2012

Una firma per far ritirare il ricorso al Cga all'assessore regionale alla salute contro il punto nascita dell'ospedale di Lipari

Una firma in una petizione tendente a far ritirare il ricorso al Cga all'assessore regionale alla salute Massimo Russo(?) contro il punto nascita dell'ospedale. La petizione è stata indetta, e presentata oggi pomeriggio al comune di Lipari, alla presenza di alcune signore in dolce attesa,  dall'assessore ai servizi socio sanitari Giacomo Biviano. La petizione può essere firmata (da uomini e donne)  anche al comune di Lipari. Per la precisione al piano superiore del palazzo di piazza Mazzini, nella portineria che introduce verso gli uffici.


QUESTO IL TESTO DELLA PETIZIONE

Ill.mo Assessore alla Salute

della Regione Sicilia

Piazza Ottavio Ziino, 24

90145 Palermo

OGGETTO: Richiesta ritiro ricorso avverso la sentenza del TAR di Palermo 4 aprile 2012, n.721/2012.
PREMESSO
Che Con il D.A. 2 dicembre 2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente ad oggetto “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” è stato revocato il Decreto 30 settembre 2011, n. 1868, ed è stata costituita la rete dei punti nascita nella Regione Sicilia.

 Che dal mese di ottobre 2010 i parti sono stati dimezzati a causa di una inspiegabile e assurda disposizione del Direttore sanitario che limitava i parti ai soli casi urgenti adducendo come motivazione principale la mancanza di personale. Dal mese di settembre 2011, addirittura, non è stato effettuato nessun parto fino al mese di giugno 2012, quando dopo reiterate proteste e diffide del sottoscritto, a seguito della sentenza del TAR che annullava tutti i provvedimenti di soppressione del punto nascita di Lipari, è ripresa l’attività ostetrica con ben 3 parti nel giro di una settimana.
CONSIDERATO
Che con sentenza n. 721/2012 il TAR di Palermo, infatti, ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Lipari contro il suddetto e/o altri provvedimenti che hanno soppresso di fatto il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari.

Che lo stesso Tribunale ha anche evidenziato, oltre al contrasto con i contenuti del Piano sanitario regionale,  come non sussistano ragioni giustificatrici della soppressione di fatto del punto nascita a Lipari, raccomandando alla stessa A.S.P. di “verificare che la struttura ospedaliera continui, nelle more della definitiva riorganizzazione del sistema nelle isole minori, a garantire all’utenza il servizio pubblico relativo al percorso nascita”.

Che in esito al giudizio di primo grado e alle polemiche che ne sono seguite, finalmente l’Ospedale di Lipari ha accettato alcuni  parti in elezione. Il 19 giugno 2012, come riferisce con grande enfasi la stampa, dopo dieci mesi di fermo, è avvenuto il primo parto presso l’Ospedale eoliano in tutta sicurezza e tranquillità.
RITENUTO

Che l’isola di Lipari non può che considerarsi territorialmente disagiata e distante dalle strutture di riferimento ostetrico/ginecologiche di livello superiore più vicine.

Che i cittadini residenti  nell’arcipelago incontrano numerose difficoltà a raggiungere la terraferma in caso di avverse condizioni meteo marine, sia con mezzi navali che aerei, e trattandosi dell’evento parto, ossia del momento nel quale la vita e l’integrità psicofisica della madre e del nascituro sono a maggior rischio, non è accettabile l'ipotesi prevista dal Decreto assessoriale contestato.

Che obbligare una donna a programmare il parto lontano dalla propria casa e dai propri affetti significa non soltanto complicare e rendere assai più costoso l’evento parto (per la necessità di trasferirsi, con tutta la famiglia – magari composta anche da altri bambini in tenera età -, approssimandosi la conclusione della gravidanza, presso un centro nascita della terraferma) ma in realtà di far seguire tutto lo sviluppo della gestazione dai medici di quella struttura sanitaria, essendo del tutto logico e terapeuticamente preferibile che al parto assistano i medici che già conoscono le condizioni della madre e l’evoluzione della gravidanza.

Che il fine perseguito dal provvedimento in questione, almeno nella parte in cui procede alla chiusura del punto nascita di Lipari, non è certo quello di migliorare il percorso assistenziale della gravidanza e del parto, ma solo di realizzare economie di spesa, violando di fatto non solo i “Livelli Essenziali di Assistenza” (c.d. L.E.A.) ma anche il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della costituzione. Come si può sostenere che ci sia un miglioramento del godimento del diritto alla salute e alla sicurezza nella gravidanza e nel parto semplicemente sopprimendo il punto nascita in un’isola malamente collegata con la terraferma solo a mezzo mezzi navali o elicottero?
RITENUTO, INOLTRE,

Che la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa di sospendere l’esecutività della sentenza pronunciata dal TAR di Palermo contro i provvedimenti mediante i quali è stato soppresso il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari, accogliendo l’appello proposto dall’Assessorato alla salute della Regione Sicilia e in attesa della sentenza definitiva di merito prevista per il prossimo 21 Novembre, potrebbe causare danni gravi e irreparabili all’intera comunità eoliana e ai cittadini di Lipari in particolare.

Che la chiusura del punto nascita di Lipari, infatti, non solo priverebbe le donne residenti a Lipari di vivere l’evento parto in prossimità della propria dimora e dei propri affetti, ma, sul piano dell’immediato diritto alla salute della madre e del nascituro, esporrebbe entrambi al rischio di dover raggiungere il centro nascita più vicino in condizioni che, improvvisamente, potrebbero divenire proibitive per le avverse condizioni meteo marine.

Che anche in via ordinaria verrebbe previsto un trasferimento comunque disagevole (quando non traumatico) e pericoloso (a mezzo natanti o elicottero) in un momento di estrema delicatezza e pericolo psicofisico, quando sarebbe ben possibile, così com’è stato per almeno un secolo e com’è avvenuto felicemente da ultimo proprio grazie alla sentenza appellata, programmare il parto presso l’Ospedale di Lipari in assoluta sicurezza e serenità.
Alla luce di quanto sopra, i sottoscritti cittadini

 CHIEDONO

 all’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia


 di ritirare il ricorso in appello notificato dall’Assessorato Regionale alla Salute in persona dell’Ass. p.t. con atto 1 giugno 2012 avverso la sentenza 4 aprile 2012, n.721/2012, pronunciata inter partes dal T.A.R. Sicilia nel ricorso R.G. 372/2012 proposto dal Comune di Lipari avverso il D.A. 2 dicembre 2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente ad oggetto “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” nella parte in cui non prevede il punto nascita di I livello presso l’Ospedale di Lipari, nonché del provvedimento, del quale non si conosce numero e data, con il quale è stato disattivato il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari, nonché di ogni altro atto presupposto, consequenziale o comunque connesso.

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