Si è inaugurata ieri a Filicudi, nella sezione distaccata del Museo Archeologico Eoliano la mostra “Le Coperte della Rivoluzione”, delle artiste Maria Mac e Giovanna Nigi, una serie di quadri morbidi in velluto e seta dedicati ai mesi del calendario repubblicano della Rivoluzione Francese inaugurato nell’Ottobre del 1793.
Dal calendario più poetico e naturalista mai esistito, nascono le creazioni di Mac & Nigi, esposte in diverse personali e collettive a Roma, Gubbio, Osimo, Porto S. Giorgio e l’ultima a Ménerbes, in Provenza. “La nostra collezione è l'omaggio a un periodo bellissimo e fecondo della storia umana, quando per la prima volta l’immaginazione andò al potere” dicono le due autrici “e i nostri quadri-coperte hanno preso i nomi dei mesi rivoluzionari: Vendemmiaio ricrea i colori della vendemmia, e i chicchi d’uva che cadono nel tino, Fiorile la festa dei petali delle rose in primavera, Ventoso è un vortice di foglie di eucalipto sospinte dal vento, Termidoro la cascata di stelle nelle notti d’agosto... la novità della nostra produzione consiste nel proporre un'opera d'arte da vivere e non solo da ammirare... ogni nostra creazione può restare alla parete d'estate, goduta come un arazzo, ma poi, d'inverno si può usare, come coperta nelletto, o sul divano. Siamo convinte, infatti, della necessità di vivere l'arte quotidianamente, come oggetto d'uso comune. Ogni opera ha una sua personalità, declinata in modi diversi a seconda della nostra differente sensibilità, anche se tutte e due collaboriamo alla riuscita finale di ogni coperta con suggerimenti e aggiustamenti che alla fine concorrono comunque alla creazione uno stile inconfondibile, quello della nostra firma, Mac&Nigi. “
Nella mostra, che resterà aperta fino al 15 agosto, oltre alle interpretazioni dei mesi sono presenti anche quelle di alcuni giorni del calendario rivoluzionario, come il giorno dedicato al Narciso, o il giorno della Rivoluzione, uno dei giorni chiamati sanculottidi che venivano messi alla fine dell’anno, dopo il mese estivo di Fruttidoro, per “pareggiare i conti”, essendo i mesi divisi in tre decadi di dieci giorni l’uno, dal momento che, come gli uomini, non dovevano avere differenze, e rispondere al primo principio delle parole d’ordine rivoluzionarie: Egalité...
Accanto alle coperte, a esaltarne le forme e i colori, le lampade dell'artista filicudara d'adozione Marina Klemente, piccoli capolavori del riciclo, costruite con i reperti marini, radici, vetri, legni dalle forme incredibili lavorati dal tempo e dal vento.
Filicudi, Museo Archeologico Eoliano Luigi Bernabò Brera
MAC & NIGI :le coperte della Rivoluzione
31 luglio-15 agosto apertura 11-13, 17-21 ingresso libero
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