Cerca nel blog

mercoledì 25 settembre 2013

Spese dell'Ente e Bilancio di previsione. Il dottore Subba invita tutti ad evitare partite debitorie

Ai Dirigenti dei settori, Ai Responsabili dei servizi, Ai Responsabili degli uffici e, p.c.: Al Sindaco, Agli Assessori, Al Segretario Generale, Al Collegio dei Revisori dei conti
S E D E
Oggetto: Bilancio di previsione e spese dell’ente.
La presente per invitare chi di Voi è preposto alla predisposizione degli atti di utilizzo delle risorse finanziarie dell’ente al pieno rispetto di quanto previsto dal regime di esercizio provvisorio (impegni in dodicesimi) e dal P.R.O. (Piano delle Risorse e degli Obiettivi) pluriennale.
Si chiede, in particolare, di monitorare le spese per servizi e, qualora le risorse a disposizione dovessero rilevarsi insufficienti, di acquisire specifici indirizzi politici relativi a quali servizi ridurre e/o non rendere. In caso di mancata resa dei necessari indirizzi politici vi invito, per quanto di competenza in funzione del ruolo ricoperto, a decidere in autonomia ed evitare la concretizzazione di partite debitorie.
Ormai tutti siamo a conoscenza delle difficoltà che hanno i Comuni per far quadrare il proprio bilancio e della sussistenza di stati di squilibrio finanziario che devono essere colmati e quindi ritengo che le SS.LL. possano presumere, come presume il sottoscritto, che sarà molto difficile che determinati stanziamenti di bilancio vengano impinguati (anche se si tratta di servizi essenziali e/o indispensabili, che non si possono comunque rendere se non ci sono le risorse).
Nel ribadire che dobbiamo acquisire prestazioni di servizi in misura non superiore a quello che possiamo pagare, Vi invito a non determinare partite debitorie considerato che le stesse, come a più riprese evidenziato dagli organi di controllo (collegio dei Revisori dei Conti e Corte dei Conti), “costituiscono indice di una gestione anomala con ripercussioni negative sulla liquidità, il pareggio di bilancio e il rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità”.
Voglio ricordare, inoltre, quanto rappresentato dal Segretario Generale dell’ente con nota prot. 14048 del 07/05/2013, che mi pare pienamente aderente alla questione trattata con la presente, ovvero “l’esigenza di non trasformare il debito fuori bilancio, da evento straordinario a ordinaria modalità di gestione della spesa, determinata dall’esiguità degli stanziamenti, inidonei a far fronte a spese obbligatorie e non rinviabili e così soddisfatte in violazione delle regole giuscontabili… Si raccomanda, quindi, l’adozione di tutte le misure utili ad evitare l’insorgenza di nuovi debiti, nonché l’adozione di misure prudenziali volte a limitare l’impatto negativo delle passività già esistenti e sopravvenute agli equilibri di bilancio, in attuazione ad un’opera costante di monitoraggio e ricognizione…”.
Il Dirigente
Francesco Subba

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.