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venerdì 27 settembre 2013

Tasso di assenza. Ai dati di Sidoti replica e sottolineature del dottore Subba

Gentile Direttore,
le chiedo ancora una volta ospitalità nel Suo notiziario perché sono stato informato della divulgazione di notizie relative ai tassi di assenza del personale dell’ente e, in particolare, ai tassi di assenza del Dirigente del settore (il sottoscritto) e del Servizio Ragioneria e Finanze (da me diretto) che risulterebbero i più elevati nel periodo 01/01 – 31/08/2013.
Considerato che sia il sottoscritto che i dipendenti del Servizio Ragioneria e Finanze sono quasi mai assenti mi sono incuriosito e sono andato a verificare i dati che sono i seguenti:
Servizio Ragioneria e Finanze.
Gennaio - percentuale di assenza: 1,52%
Febbraio - percentuale di assenza: 4,17%
Marzo - percentuale di assenza: 3,17%
Aprile - percentuale di assenza: 13,33%
Maggio - percentuale di assenza: 16,67%
Giugno - percentuale di assenza: 21,67%
Luglio - percentuale di assenza: 11,59%
Agosto - percentuale di assenza: 40,15%
La media delle sopra citate percentuali (somma di tutte le cifre e divisione per 8) è 14,% e non 31% ed è un ottimo dato visto che già viene definito “non elevatissimo” il 19% dell’intero Comune.
Faccio presente, inoltre, che le percentuali più alte che vengono sopra riportate sono in gran parte connesse ad assenze per malattia (vere malattie) e non a “riposi vari” che i dipendenti del Servizio Ragioneria, purtroppo, non si possono permettere.
Dirigente del settore:
Gennaio - percentuale di assenza: 0,00%
Febbraio - percentuale di assenza: 0,00%
Marzo - percentuale di assenza: 0,00%
Aprile - percentuale di assenza: 40,00% - mi sono permesso di fruire di 8 giorni di ferie su 20 lavorativi
Maggio - percentuale di assenza: 4,76% - mi sono permesso di fruire di 1 giorno di assenza su 21 lavorativi per particolari Motivi familiari (ho portato mia figlia a Milazzo dall’oculista)
Giugno - percentuale di assenza: 0,00%
Luglio - percentuale di assenza: 78,00% - congedo parentale/ferie
Agosto - percentuale di assenza: 50,00% - congedo parentale/ferie
Se si analizza il dato del primo semestre il Dirigente del settore ha una media di assenze del 7,46% e visto che viene definito “non elevatissimo” il 19,00% di media del Comune lascio ai lettori ogni commento.
Andiamo ai giorni di assenza dei mesi di luglio e agosto e, visto che per questo mio periodo di assenza si è tanto parlato, scritto e commentato, ipotizzando anche chissà quale contrasto con l’amministrazione (cosa che non esiste minimamente visto che il rapporto è di piena sintonia e collaborazione, ognuno ovviamente con il pieno esercizio del proprio ruolo), penso sia giusto chiarire di cosa si è trattato, anche per sgomberare il campo da ogni possibile equivoco:
con nota del 24/06/2013, data che consentiva all’amministrazione di avere in pratica lo stesso preavviso previsto dalle norme in vigore per il congedo parentale, comunicavo che per urgenti e inderogabili motivi familiari e personali avevo bisogno di assentarmi dal servizio per i successivi mesi dell’anno 2013 e facevo presente che era mia intenzione fruire del periodo di astensione facoltativa/congedo parentale che è contemplato dalle norme in vigore (Testo Unico n. 151/2001, Legge 53/2000, art. 2120 del codice civile, vigenti norme contrattuali), ma, considerato che per indifferibili esigenze di servizio, e in ultimo anche per la prolungata assenza per malattia del Dirigente del 1° settore, di cui sono il sostituto, avevo maturato un numero spropositato di giorni di ferie arretrate, che devono essere fruite perché costituzionalmente garantite ed irrinunciabili (a dicembre 2013 maturavo 201 giorni che corrispondono alle ferie di circa 7 anni) facevo presente che a partire dall’ 8 luglio 2013 avrei fruito di n. 125 giorni di ferie arretrate (erano i giorni che servivano per un periodo di assenza pari a quello dell’ipotesi di astensione facoltativa). Con la stessa nota ho evidenziato che la sopra citata fruizione di ferie piuttosto che di congedo parentale avrebbe consentito di ottenere diversi risultati ovvero avrebbe permesso al sottoscritto di potersi assentare per il periodo necessario per risolvere i propri problemi familiari e avrebbe permesso sia al sottoscritto che all’ente di smaltire l’enorme carico di ferie arretrate non fruite.
Con la stessa nota ho fatto presente che il periodo di ferie o astensione sopra evidenziato, che in prima analisi poteva sembrare spropositato, avrebbe determinato una mia assenza temporalmente pari a quella recente (per malattia) del Dott. Famularo e considerato che l’ente in quella circostanza non ha patito particolari problemi organizzativi ho rappresentato che ritenevo che lo stesso si sarebbe verificato con l’assenza del sottoscritto.
Ho ricordato, in proposito, che il Dott. Famularo è in possesso degli stessi miei titoli di studio e requisiti professionali e che, pertanto, lo stesso poteva tranquillamente farsi carico del ruolo di Responsabile del Settore Finanziario così come io, durante la sua assenza, mi sono fatto carico del ruolo di Dirigente del Settore Istituzionale.
Ho rappresentato, inoltre, che al rientro in servizio avrei avuto ancora altri 76 giorni di ferie arretrate che avrei dovuto smaltire, unitamente ai 32 giorni che maturano annualmente, alla media di 75 giorni all’anno circa, per fare in modo da azzerare il mio credito al momento del pensionamento del sopra citato Dirigente del 1° settore (se non si smaltiscono le ferie arretrate ora che c’è il sostituto come si potranno smaltire quando il sostituto non ci sarà più…???).
Il 19 Agosto, così come avvenuto tante altre volte in passato (conservo gelosamente le disposizioni dei vari Sindaci), sono stato richiamato in servizio per “esigenze d’ufficio urgenti connesse all’approvazione del Conto Consuntivo 2012 e altre esigenze connesse a regole di finanza pubblica”, per le quali il Sindaco ha ritenuto che la mia presenza fosse necessaria. Devo dire che prima di richiamarmi in servizio e considerato che l’assenza era legata a problematiche personali e familiari il Sindaco mi ha convocato, mi ha spiegato le motivazioni dell’amministrazione e mi ha chiesto collaborazione (avrei potuto facilmente continuare ad assentarmi comunicando la fruizione dell’astensione facoltativa che per legge non mi può essere negata).
E’ appena il caso di sottolineare che durante il periodo di assenza ho garantito assistenza ai miei uffici e all’amministrazione con cadenza praticamente giornaliera, rientrando anche in servizio per la firma di atti urgenti, e senza chiedere che la fruizione di quei giorni di permesso (nei quali di fatto ho svolto attività per conto dell’ente) non venisse calcolata come giorni di ferie effettivamente fruite.
Prima di scrivere e di commentare bisognerebbe intanto fare attenzione che i propri calcoli siano corretti e, soprattutto, informarsi su fatti e circostanze, anche al fine di non rendere informazioni fuorvianti che possono danneggiare l’immagine e la professionalità di chi lavora seriamente (ci sono tanti ambiti del pubblico impiego nei quali si può intervenire ma il Servizio Ragioneria del Comune di Lipari non è tra questi).
Ringrazio Lei e i Suoi lettori per l’attenzione che mi avete dedicato.
Francesco Subba – Dirigente Settore Economia e Finanze del Comune di Lipari

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